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Via libera “condizionato” da parte delle Regioni all’ Atto di Governo n.158 di attuazione alla Direttiva 2018/844

Parere favorevole della Conferenza Unificata delle Regioni (svoltasi in videoconferenza il 12.3.2020) al decreto legislativo recante attuazione della direttiva UE 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza Energetica.
Il via libera della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stato però condizionato dall’accoglimento di alcune proposte emendative, contenute in un documento della Conferenza delle Regioni, inviato per via telematica al Governo.
Il percorso di questo decreto: Atto del Governo n.158, (consultabile sul sito della Camera) di attuazione della direttiva n.2018/844 è parallelo al percorso di approvazione governativo del decreto di attuazione della direttiva (UE) 2018/2002 sull’efficienza energetica (Atto di Governo n.162: termini per il recepimento tra il 25 giugno e il 25 ottobre 2020) che modifica la direttiva 2012/27/UE e che riguarda specificamente la prestazione energetica in edilizia.

Vediamo in cosa consiste la direttiva 2018/844, sintetizzata in 10 punti.
1. accelerare la ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti;
2. integrare le strategie di ristrutturazione del settore edilizia a lungo termine per
3. favorire la mobilitazione di risorse economiche e la realizzazione di edifici a emissioni zero entro il 2050;
4. promuovere l’uso delle tecnologie informatiche e intelligenti (ICT) per garantire agli edifici di operare e consumare in maniera quanto più efficiente;
5. dare un impulso alla mobilità elettrica con l’integrazione delle infrastrutture di ricarica negli edifici;
6. razionalizzare le disposizioni delle precedenti versioni della direttiva che non hanno dato i risultati sperati;
7. promuovere la domotica come alternativa efficiente ai controlli fisici negli edifici;
8. favorire lo sviluppo infrastrutturale della rete di ricarica nel settore della mobilità elettrica;
9. prevedere l’introduzione di un indicatore del livello di “prontezza” dell’edificio all’utilizzo di tecnologie smart, da affiancare alla già esistente classificazione dell’edificio operata sulla base della prestazione energetica.
10. Infine, per quanto riguarda lo sviluppo di infrastrutture per la mobilità elettrica, sono introdotti dei requisiti da rispettare nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni importanti, che prevedono l’istallazione di un numero minimo di punti di ricarica o la loro predisposizione.

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Autore: daniela zeba

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