Sicurezza nei cantieri edili: normative e patente a crediti

Da sempre l’attività legata all’edilizia e alle costruzioni rappresenta uno dei settori più a rischio sotto il profilo della salute e sicurezza nei cantieri edili per i lavoratori impiegati. Vediamo cosa è cambiato di recente e quali sono gli effetti.
I numeri relativi agli infortuni che presenta annualmente l’Inail ci parlano di un trend in graduale diminuzione ma certamente è necessario fare di più. Il legislatore ha recentemente innovato alcuni aspetti rilevanti e nel corso di quest’anno si potranno forse già vedere gli effetti positivi. L’occasione è favorevole quindi per fare un punto della situazione.
L’edilizia è storicamente uno degli ambiti economici dove è maggiore il rischio di infortunio e dove quindi è necessario che tutti gli operatori di mercato assumano comportamenti responsabili e conformi alla normativa obbligatoria.
I lavori in altezza, l’utilizzo di macchinari e attrezzature anche molto complessi, la presenza in cantiere di numerosi soggetti diversi e il relativo rischio di interferenza sono elementi che ogni datore di lavoro responsabile deve tenere nella massima considerazione e orientare i propri investimenti nella prevenzione dei rischi specifici. Com’è noto a tutti, questo troppo spesso non avviene compiutamente.
Sicurezza nei cantieri edili: i numeri
Per avere un’idea più precisa dei numeri che regolano questo settore è necessario fare riferimento a quanto è emerso all’interno dell’ultima Relazione annuale 2023 dell’Inail, presentata ad ottobre 2024 a Roma.
Nel 2023 si legge che gli infortuni denunciati all’Inail sono stati oltre 590mila (-16,1% rispetto ai circa 704mila del 2022), di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto ai 1.268 del 2022).
Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono provvisoriamente 375.578 (pari al 64% delle denunce), di cui il 18,1% avvenuti “fuori dall’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.
Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono 550 (il 48% delle denunce), di cui oltre la metà (52,2%) “fuori dall’azienda”.
Dall’analisi dell’andamento infortunistico, a cui la Relazione dedica un focus di approfondimento specifico, emerge anche che nel 2023 le denunce di malattie professionali sono state oltre 72mila, in aumento del 19,8% rispetto al 2022.
Questo incremento era comunque atteso dopo la forte flessione che, a causa della pandemia da Covid-19, ha caratterizzato sia il 2020 (quando sono pervenute circa 45mila denunce) sia, in minor misura, il 2021 (poco più di 55mila casi).
Nell’ambito della gestione assicurativa Industria e servizi dell’Istituto, circa la metà delle denunce codificate per attività economica riguarda il settore manifatturiero e quello delle Costruzioni, con 13mila casi ciascuno.
Seguono, a distanza, il Commercio (meno di cinquemila), la Sanità e assistenza sociale e il Trasporto-magazzinaggio (3-4mila ciascuno).
Patente a crediti: cos’è e come funziona
Come detto, i numeri sono in leggera diminuzione e questo certamente è un elemento positivo di cui è necessario tenere conto. Tuttavia, la sensazione è che siano necessarie riforme strutturali e anche culturali di sensibilizzazione di tutto il mercato nella direzione dell’effettività della sicurezza. Le Istituzioni recentemente si sono dimostrate attive sotto questo punto di vista e hanno introdotto la riforma relativa alla c.d. “patente a crediti in edilizia”.
Dal 1° ottobre 2024 tutte le imprese e i lavoratori autonomi impegnati in cantieri temporanei e mobili hanno dovuto dotarsi di una patente a crediti per la sicurezza. A prevederlo è l’art. 29, comma 19 del decreto legge 19/2024 noto come “Decreto Pnrr 4” (convertito con legge 56/2024).
Si tratta di una procedura per la qualificazione delle imprese in relazione alla salute e la sicurezza nei cantieri edili e sui luoghi di lavoro. Naturalmente, in primo luogo la riforma è stata pensata come obbligatoria per il settore dell’edilizia.
Le imprese coinvolte sono state chiamate a presentare domanda di rilascio a partire dal 01 ottobre 2024 attraverso il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (https://servizi.ispettorato.gov.it/). Sono previsti alcuni requisiti obbligatori per le aziende, in particolare:
- iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi previsti dal decreto legislativo n. 81/2008;
- possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità (Durc);
- possesso del documento di valutazione dei rischi (Dvr), nei casi previsti dalla normativa vigente;
- possesso della certificazione di regolarità fiscale, di cui all’art. 17-bis, commi 5 e 6, del decreto legislativo n. 241/1997, nei casi previsti dalla normativa vigente;
- avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp), nei casi previsti dalla normativa vigente.
Sono tenuti al possesso della patente le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili di cui all’articolo 89, comma 1, lettera a), ad esclusione di coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale.
I soggetti tenuti al possesso della patente sono pertanto le imprese e i lavoratori autonomi che operano fisicamente nei cantieri. Non sono invece compresi i soggetti che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (ad esempio ingegneri, architetti, geometri ecc.).
Si parte con l’assegnazione di un punteggio iniziale di 30 crediti per ogni impresa o lavoratore autonomo e i crediti possono essere decurtati a seconda della gravità delle violazioni della normativa obbligatoria in materia di salute e sicurezza.
Se un’impresa si trovasse ad operare in cantiere senza la prescritta patente a punti o con un numero di crediti inferiore a 15 sarà soggetta a una sanzione amministrativa pari al 10% del valore dei lavori, a partire da un valore minimo di 6.000 euro.
Inoltre, sarà comminata la sanzione accessoria dell’esclusione dalla possibilità di partecipare ai lavori pubblici per un periodo di sei mesi.
Altro tipo di sanzione prevista è quella della sospensione della patente sospesa in caso di evento infortunistico mortale nei cantieri imputabile al datore di lavoro, al suo delegato o al dirigente, per colpa grave.
È stato anche previsto un sistema premiale attraverso cui le aziende richiedenti potranno accedere all’assegnazione di crediti ulteriori per aumentare il proprio “portafoglio” o per il recupero successivo di crediti in caso di perdita degli stessi in seguito a violazioni normative.
I criteri per l’assegnazione di questi crediti sono la storicità dell’azienda, la mancanza di provvedimenti sanzionatori per un dato periodo o l’aver effettuato investimenti o formazione specifica in materia di salute e sicurezza.
L’intento di questa rilevante modifica normativa è quello di spingere gli operatori di cantiere a fare una verifica sul proprio stato di adempimento degli obblighi attraverso l’autocertificazione funzionale all’ottenimento della patente a crediti.
Se un datore di lavoro è chiamato, per poter continuare a lavorare, a dichiarare esplicitamente la propria conformità normativa, magari potrà essere spinto a colmare eventuali lacune prima di presentare la domanda, o comunque in corso di attività, per prevenire la decurtazione dei crediti. Lo spirito della norma va certamente nella giusta direzione, ora bisogna vedere nei prossimi mesi se produrrà effetti concreti o se rimarrà lettera morta.
Un aspetto su cui infine è necessario porre l’accento, in relazione ai numerosi infortuni che continuano a verificarsi, è quello relativo all’utilizzo in sicurezza di macchinari e attrezzature di lavoro.
Il datore di lavoro è chiamato a mettere a disposizione dei propri lavoratori macchinari a norma e correttamente soggetti a manutenzione e controlli secondo le specifiche dettate dal fabbricante. Troppo spesso leggiamo sui giornali di infortuni, anche mortali, occorsi per cedimenti strutturali di macchine ormai obsolete, giunte a fine vita, ma che continuano ad essere utilizzate.
Il servizio di noleggio
La sempre maggiore diffusione dello strumento del noleggio, tuttavia, sta contribuendo alla diffusione sul mercato di macchinari a norma e correttamente manutenuti, sempre che ci si rivolga a noleggiatori professionali.
Se si parla di utilizzo delle attrezzature di lavoro non si può non fare riferimento alla necessaria formazione degli operatori, primo strumento di prevenzione degli infortuni, se erogata a norma e con formatori di qualità, in conformità ai requisiti minimi previsti dall’Accordo Stato Regioni 22 febbraio 2012 (di cui ancora si attende invano il necessario aggiornamento).
Da ultimo merita fare un cenno all’istituto del bando Isi Inail, volto a premiare l’impegno delle aziende virtuose con sgravi contributivi legati agli adempimenti adottati, strumento che dovrebbe essere ancor più valorizzato e reso attraente per i datori di lavoro, al fine di spingerli sempre di più verso la piena conformità normativa.
Le aspettative di un miglioramento da parte di tutti noi a questo punto sono elevate ma è necessario che tutti gli operatori di mercato facciano la loro parte. Solo così si potrà migliorare, una volta per tutte, l’effettività della sicurezza in cantiere.
di Lorenzo Perino