Sensori e software per città smart con il progetto PickUp
La Regione Liguria vuole realizzare un modello per la gestione energetica, ambientale e la riduzione dei consumi in agglomerati di edifici interconnessi o in distretti urbani eterogenei. Il progetto PickUp è ideato e realizzato da Gruppo Sigla e da un Consorzio di imprese con il supporto dell’Università di Genova e del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
La soluzione sarà a disposizione di energy manager, Comuni o amministrazioni locali per smart city efficienti, che sfruttano le elaborazioni di informazioni multi-disciplinari su consumi, produzione energetica, emissioni e occupancy, a supporto dei propri processi decisionali.
«PickUP utilizza una rete di sensori per la creazione delle infrastrutture necessarie di raccolta dei dati ambientali indoor e outdoor. I sensori sono stati poi integrati con nuovi modelli di controllo predittivo, di machine learning di analisi del dato energetico e architetture per l’aggregazione e l’integrazione di fonti di generazione elettrica distribuite (micro-grid) e di domanda flessibile demand response», commenta Luca Bianconi, R&D Account di Gruppo Sigla, che ha scelto come partner tecnologico Allnet.Italia.
La soluzione PickUp è stata sperimentata e validata grazie al coinvolgimento di tre siti pilota a Savona (Campus Universitario di Savona dell’Università di Genova, caserma Clelia Corradini, scuola Colombo-Pertini).
È stato quindi possibile creare modelli di infrastruttura di monitoraggio funzionali e, soprattutto, scalabili e riconfigurabili in altri contesti urbani per la creazione di città più efficienti, sostenibili e salubri in cui vivere. Ora c’è la possibilità di dar vita a numerosi progetti di efficienza in molteplici ambiti di applicazione: dalla smart factory a soluzioni per smart city, smart building, agriculture processing e waste management. Per esempio, l’iniziativa implementata in alcuni comuni del Nord Italia, relativa ai cestini intelligenti, che monitorano lo stato di riempimento attraverso l’utilizzo di sensori installati al loro interno, nell’ottica di ottimizzare il processo di raccolta rifiuti. Oppure progetti di smart irrigation, che in virtù delle informazioni raccolte permettono di risparmiare acqua in base alle previsioni meteo e, molto altro ancora, come sicurezza pubblica, traffico, viabilità.
Cosa ne pensi? Ascoltiamo la tua opinione!.