Rete Irene: «non possiamo permetterci di vanificare l’effetto positivo del superbonus»
Rete Irene è al lavoro in un condominio nel pieno centro della città di Milano con un importante intervento di riqualificazione energetica con superbonus 110% . Si tratta del cantiere di Viale Stelvio 18-20, iniziato nel giugno 2021 che darà uno nuovo volto ai due condomini, composti da 53 famiglie, che passeranno da classe F a classe C.
Il cantiere ha ricevuto anche la visita dell’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte, che durante il suo Governo ha introdotto proprio la misura del superbonus. Un’occasione per parlare dell’importante riduzione dei fabbisogni energetici conseguenti agli interventi di riqualificazione e delle diminuzioni delle emissioni in atmosfera. Sempre in di viale Zara, nel vicino condominio al civico 58, grazie a un intervento terminato da Rete Irene nel 2015, l’edificio ha ridotto il fabbisogno energetico da 166.80 a 84.23 KWh/m², con 250 tonnellate di CO2 in meno immesse nell’ambiente ogni anno, diventando il primo “condominio efficiente” certificato dal Comune di Milano.
«Gli interventi di riqualificazione energetica con superbonus sono lavori per i territori, nei territori, che producono sviluppo vero, sociale ed economico. Tutte le aziende del nostro gruppo hanno quasi raddoppiato i propri dipendenti. Rete Irene ha più che raddoppiato i numeri, arrivando ad un valore di circa 125 milioni di euro di interventi in Lombardia e nel Nord Italia, diventando uno dei player di mercato di riferimento. Questa è una delle filiere più importanti del nostro Paese che coinvolge non solo le imprese edili, ma anche le industrie, i progettisti, gli architetti, gli ingegneri, i geometri, i periti», spiega Manuel Castoldi, presidente di Rete Irene.
Nata nel 2013, oggi Rete IRENE è composta da 20 soci specializzati in diverse aree del settore della riqualificazione energetica degli edifici, con una particolare attenzione alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni, alla salvaguardia ambientale e allo sviluppo sostenibile in un’ottica di economia circolare. Ai soci vanno ad affiancarsi partner industriali con i quali viene sviluppato un costante rapporto di collaborazione tecnica e commerciale per soddisfare a tutto tondo le più diverse richieste della committenza.
Ma cosa succederà nel 2023? Le tempistiche ristrette danno origine alle incertezze per i proprietari che ancora non hanno iniziato il processo del superbonus, che tendono quindi a desistere e soprattutto creano ritardi sulle forniture e un aumento non controllato dei prezzi dei materiali. Tutti costi che se non rispettano i massimali imposti dai Decreti devono essere corrisposti dagli utenti finali, ricadendo quindi sui condòmini e sulla collettività.
«Io vorrei continuare ad assumere, non possiamo permetterci di vanificare l’effetto positivo che ha portato il superbonus: è fondamentale avere oggi risposte concrete per dare certezza alle famiglie, alle imprese e ai lavoratori. Perché fare impresa non significa fare speculazione ma significa aver un compito sociale».
Proprio per far capire i vantaggi del superbonus, Rete Irene ha avviato la campagna #RiqualificaConReteIRENE. «Nonostante la complessità della normativa, la riqualificazione energetica con il superbonus è possibile e, anzi, rappresenta la chiave di volta per tutti i soggetti coinvolti: dalle famiglie desiderose di investire nella propria casa ad un intero Paese indirizzato verso un cambiamento ambientale radicale, fino ad arrivare all’industria della riqualificazione energetica».