Resterà (ma mini) l’Imu su ville di lusso e castelli
Niente Imu sulla prima casa, come promesso. A eccezione, però, degli immobili di lusso (case signorili, ville, castelli e palazzi di prestigio storico). Matteo Renzi ha precisato la correzione di rotta dopo le critiche sulla abolizione della imposta inserita nella legge di Stabilità. «A chi dice: ma la manovra sulla casa l’aveva fatta anche Silvio Berlusconi», ha scritto il Presidente del Consiglio, «dico che è vero. Perché negare la realtà? La norma è la stessa di allora, con due sole differenze: 1) noi non cambieremo idea come ha fatto lui nel 2011 che votò per rimettere l’Ici cambiandole soltanto il nome in Imu; 2) noi non faremo pagare il conto ai Comuni della differenza. I sindaci possono essere molto felici di questa legge di Stabilità: è pensata per loro e per i cittadini normali. Quelli che tirano avanti la carretta ogni giorno. La norma è la stessa anche sulla questione dei castelli che dunque – a differenza di quanto si dice con tono scandalizzato – pagheranno (come per abolizione Ici del 2008). Ironia della sorte: i castelli furono parzialmente esentati dai governi successivi, anche di centrosinistra, perché considerate residenze storiche, ma le categorie catastali A1, A8, A9 (case signorili, ville e castelli, ndr) avranno lo stesso trattamento della misura del 2008».