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Raccolta differenziata in condominio: le buone abitudini di ogni giorno

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Smaltimento dei rifiuti, caloriferi accesi con moderazione, poco utilizzo dei detersivi: i comportamenti di tutti i giorni possono contribuire a rispettare l’ambiente. E a evitare inutili litigi.

Green non è un argomento alla moda, ma deve diventare un modo di vivere per invertire la rotta, prima che sia troppo tardi. Partendo dalla consapevolezza e da piccoli gesti dei singoli si potrebbe fare la differenza, non solo nella raccolta dei rifiuti, ma nella vita, per il nostro benessere
e dell’ambiente che ci circonda.

La raccolta differenziata condominiale è stata introdotta da anni, ma risulta ancora uno degli argomenti più discussi in condominio e motivo di litigio, con anche il ricorso alla mediazione, per arrivare all’autorità giudiziaria.

Condivisione

Condividere i bidoni della raccolta differenziata è motivo di discordia tra chi in modo molto diligente separa correttamente, riduce il volume dei pacchi prima di introdurli nei contenitori e li espone nei giorni di ritiro e chi, approssimativamente, utilizza i recipienti in modo improprio, esponendo tutto il condominio a problemi e sanzioni dovuti a una raccolta differenziata non corretta.

Eppure, dovremmo saperlo, non si può invertire la tendenza. Dobbiamo farcene una ragione: indietro non si torna. La riduzione della produzione di plastica va affiancata a una sempre più precisa raccolta di ogni singola tipologia di rifiuti, per ridurre al minimo l’indifferenziata e riciclare con percentuali elevate carta, cartone, plastica, vetro e tetrapak. Importantissima anche la raccolta degli oli esausti.

I danni che gli oli esausti producono alle falde si somma ai danni, anche economici, nelle condotte condominiali: quando l’olio di frittura viene versato negli scarichi, provoca intasamenti, rigurgiti per occlusione e interventi straordinari di spurgo che potrebbero essere evitati.

Mozziconi

Una buona campagna di sensibilizzazione potrebbe correggere atteggiamenti non corretti anche di minore entità. Chi non ha visto mozziconi di sigaretta per strada, sui marciapiedi o nei tombini?

Il mozzicone di sigaretta è sicuramente una delle cose meno degradabili che si conoscano, ma sembra sia anche di moda, per alcuni fumatori, il lancio dal balcone o dalla finestra, con il risultato di avere grondaie intasate, tende bucate e cortili condominiali sporchi. Anche se non si trova stranamente mai un colpevole: misteri di condominio.

È sempre una questione di cultura e dobbiamo assumerci le responsabilità dei nostri comportamenti poco virtuosi anche se, a onor del vero, le logiche di mercato e la società consumistica in cui viviamo non aiutano sicuramente a fare scelte intelligenti e funzionali alla salvaguardia dell’ambiente.

Fare attenzione

Il mondo della sostenibilità è pieno di scelte che risultano economicamente proibitive per le famiglie che fanno i salti mortali per arrivare a fine mese. Una famiglia media predilige detersivi confezionati, saponi non naturali, imballaggi non green, alimenti non a chilometro zero perché, come il biologico, costa di più. Le catene dei supermercati vendono a prezzi molto più convenienti cibo e prodotti meno sostenibili di altri.

Comprendiamo bene che in casa bisogna fare i conti per riuscire a fare quadrare tutto, ma è anche vero che tanti gesti eco sostenibili non costano nulla: il punto è che bisognerebbe informarsi di più e inserire qualche nuova abitudine per cambiare mentalità e atteggiamento.

sapone-biologico

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Non ci vuole molto, solo un po’ di attenzione. Facciamo qualche esempio:

1. non gettiamo la bottiglietta d’acqua comprata al bar nel cestino del parco: chi svuota i sacchetti dei cestini non può differenziare; schiacciamola, mettiamola in borsa e portiamocela fino a casa, per gettarla poi nel bidone della plastica

2. utilizziamo le ricariche dei detersivi, conservando un solo flacone rigido di plastica per ogni prodotto

3. riduciamo il numero dei detersivi e la quantità che utilizziamo quotidianamente

4. Diluire un po’ il detersivo per i piatti con aceto, per esempio, ci dà la possibilità di aumentare il potere sgrassante e detergente, tenendo al contempo puliti gli scarichi

5. Al posto di comprare il brillantante per lavastoviglie, utilizziamo sempre l’aceto o l’acido citrico.

6. Bandiamo i classici ammorbidenti per bucato e utilizziamo anche qui aceto o acido citrico nella vaschetta dell’ultimo risciacquo della lavatrice, magari con addizionata qualche goccia di olio essenziale per avere panni morbidi e profumati naturalmente.

Se solo ci soffermassimo su piccoli gesti, potremmo correggere le conseguenze di anni di rifiuti abbandonati a caso. Sebbene la mentalità stia cambiando, si deve ammettere che ci stiamo abituando a correggere atteggiamenti non green, quando siamo costretti o quando a rimetterci è il portafoglio.

Succede un po’ come quando rallentiamo in strada per timore della multa più che per disciplina o per il rispetto dei limiti di velocità. Abbiamo ridotto i consumi del gas, messo un maglioncino in più e abbassato di qualche grado la temperatura di casa solo quando il costo della materia prima è aumentato Abbiamo ridotto l’uso dei sacchetti in plastica per la spesa da quando li paghiamo alla cassa.

aceto

L’aceto da usare per sgrassare, tenere puliti gli scarichi e brillantante per lavastoviglie

Buono spesa

Sarebbe utile trovare molte più colonnine di riciclo di plastica e vetro con stampa del buono da spendere per la propria spesa, così come sperimentare formule premianti per chi differenzia potrebbe essere una soluzione o almeno un aiuto a migliorare i nostri comportamenti.

Il green non come moda, ma come reale consapevolezza, potrebbe essere uno degli obiettivi di noi amministratori per creare pillole di verde durante le assemblee oppure informazione mirata, attraverso newsletter a tema.

Al di là della retorica e della desolazione condominiale, che spesso vige sovrana a causa di comportamenti egoistici e poco collaborativi, potrebbe essere utile sperimentare nuove forme di comunicazione, informazione e formazione indirizzate ai condòmini, magari organizzando incontri di quartiere e intercondominiali unendo le forze tra amministratori illuminati.

A ogni cittadino la terra chiede aiuto per rallentare la corsa verso il baratro e direi che è ormai ora di cambiare prospettiva con coraggio e determinazione. Quali potrebbero essere secondo voi, nuove possibili strade da sperimentare insieme? Scrivete in redazione, saremmo felici di poter commentare insieme a voi proposte e suggerimenti per una vita migliore in ogni condominio.

di Veronica Urso e Daniela Zeba

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