Progettazione acustica in edilizia: fattibilità tecnica ed economica

La fase preliminare della progettazione acustica edilizia, chiamata attualmente studio di fattibilità tecnica ed economica, è lo studio ambientale focalizzato sulle caratteristiche estrinseche del fabbricato, ovvero lo studio della compatibilità dell’opera con il contesto in cui è insediato.
Progettazione acustica edilizia preliminare
Nello specifico, in questa prima fase della progettazione acustica edilizia si individua, tra più soluzioni, quella con il miglior rapporto costi-benefici, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire.
Nel progetto di fattibilità tecnica ed economica il progettista sviluppa tutte le indagini e gli studi necessari per la definizione degli aspetti principali, nonché gli elaborati grafici per la definizione delle caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche dell’opera da realizzare, con le relative stime economiche.
Nella progettazione acustica, lo studio preliminare del progetto prevede l’analisi dell’opera in funzione al contesto ambientale, territoriale ed urbanistico in cui è inserita; nello specifico, si verifica che il clima acustico rilevato nell’intorno dell’opera interessata sia conforme ai limiti normativi di immissione sonora assoluti per la classe acustica alla quale appartiene, definita dalla zonizzazione acustica del comune di appartenenza.
Inoltre, la verifica preliminare del progetto architettonico consente al consulente acustico di esprimere un giudizio assertivo su eventuali difetti della logica di distribuzione degli ambienti, in modo da rendere più funzionale l’edificio, individuando gli ambienti più rumorosi e confinandoli opportunamente per evitare che alterino il comfort acustico degli ambienti abitativi limitrofi.
Infine, in questa prima fase della progettazione, il tecnico consulente in acustica fornisce i riferimenti legislativi esistenti per l’opera prevista (reperibili nella legislazione vigente e, se previsto, negli standard richiamati quali il Breeam, il Well, il Leed o anche in standard adottati dal committente, se, per esempio, quest’ultimo appartiene a una catena o franchising) un primo giudizio qualitativo sulle stratigrafie ipotizzate dai progettisti, fornendo, laddove necessario, dei suggerimenti per incrementare il fonoisolamento delle partizioni.
Progettazione definitiva
Il progetto definitivo individua compiutamente i lavori da realizzare nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli e delle indicazioni stabiliti dalla committenza e dal precedente progetto di fattibilità tecnica ed economica.
Contiene tutti gli elementi necessari ai fini dell’ottenimento dei titoli abilitativi richiesti; inoltre, sviluppa gli elaborati grafici e descrittivi nonché i calcoli a un livello di definizione tale che nella successiva progettazione esecutiva non si abbiano significative differenze tecniche e di costo.
Nella progettazione acustica definitiva sono svolte le analisi di calcolo dei requisiti acustici passivi per la stima dell’isolamento acustico dei sistemi tecnologici previsti da progetto, nel rispetto dei limiti normativi definiti dal Dpcm 5/12/1997, che individua 7 categorie di destinazioni d’uso e per ciascuna definisce i limiti dei diversi descrittori acustici.
In questa fase, il progettista acustico si avvale delle norme Uni per svolgere i calcoli previsionali dell’isolamento acustico delle stratigrafie verticali e orizzontali definite dai progettisti e nello specifico valuta:
- isolamento acustico al rumore aereo tra unità immobiliari, espresso come indice di potere fonoisolante apparente R’w;
- isolamento acustico per rumori dall’esterno, espresso come indice dell’isolamento acustico standardizzato di facciata D2m,nT;
- isolamento acustico da rumori di calpestio, espresso come indice del livello di rumore da calpestio normalizzato L’nw;
- stima del rumore generato dagli impianti tra unità immobiliari differenti, espresso come livello di pressione sonora degli impianti a funzionamento continuo LAeq o discontinuo con costante di tempo slow LaSmax.
Anche in questo caso, oltre ai limiti legislativi qui citati, si potrebbe avere nei propri target anche gli standard quali il Breeam, Well, Leed o anche standard adottati dal committente; si specifica che questi standard, essendo di origine anglosassone, prendono a riferimento indicatori simili ma non coincidenti con quelli definiti dalle norme Iso e, conseguentemente, dalle norme nazionali Uni e leggi dello Stato.
Per esempio, l’isolamento acustico interunità (o intraunità) è valutato con l’indicatore STCc e non con l’indicatore R’w. I due indicatori sono concettualmente identici, solo che prendono a riferimento frequenze diverse (spostata in alto di 1 ottava per gli indicatori anglosassoni) e quindi richiedono lo svolgimento di calcoli diversi.
Altro esempio è costituito dalla immissione sonora degli impianti interni dell’edificio, che per gli indicatori anglosassoni si misura in termini di Noise Criteria (Nc), per le norme Iso in termini di pressione sonora ponderata A.
Gli standard anglosassoni valutano l’immissione sonora dalla facciata (che quindi dipende dalla pressione sonora esterna, il rumore che c’è o che ci sarà) mentre in Italia la facciata deve avere un suo livello di isolamento acustico a prescindere dalla pressione sonora esterna.
Infine, gli standard anglosassoni, ad esempio per gli uffici, si occupano anche dell’isolamento acustico intraunità (da stanza a stanza) cosa del tutto ignorata dalla normativa nazionale, così come si occupano anche della qualità acustica interna (correzione acustica e comprensione del parlato), aspetto anch’esso ignorato in Italia a meno che non si ricada nell’ambito di applicabilità dei Criteri Ambientali Minimi (Cam), obbligatori per tutti gli edifici pubblici.
Mitigazione sonora dell’impatto acustico
In fase definitiva viene svolta la previsione di impatto acustico del fabbricato oggetto di studio nei confronti dei ricettori limitrofi. Tale stima ha carattere previsionale poiché il livello di rumore complessivo viene stimato mediante modelli e formule di calcolo, a seguito di misure fonometriche condotte per rilevare lo stato ante operam.
Prima della realizzazione o ristrutturazione di un’opera è infatti obbligatorio dimostrare che l’impatto acustico futuro prodotto sarà inferiore ai limiti definiti dal Dpcm 14/11/1997.
L’obiettivo della previsione di impatto acustico è, quindi, quello di analizzare i limiti acustici relativi all’area in cui è o sarà insediato il progetto, confrontandoli con i valori di emissione e immissione sonora assoluta e differenziale prodotti dal funzionamento dell’immobile nelle ore notturne e diurne.
A seguito della previsione dell’impatto acustico, nel progetto definitivo si esegue la progettazione dei silenziatori e delle mitigazioni sonore degli impianti funzionanti all’esterno così come si valuta l’impatto acustico del traffico indotto dall’opera (non trascurabile se si tratta di edifici ad alta attrazione del pubblico quali centri commerciali, sportivi…) per tutta l’area interessata.
Progettazione esecutiva
Il progetto esecutivo, redatto in conformità al progetto definitivo, determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare e il relativo costo previsto e deve essere sviluppato a un livello di definizione tale che ogni elemento sia identificato in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo.
Infatti, il progetto esecutivo costituisce l’ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni e, pertanto, definisce compiutamente e in ogni particolare architettonico, strutturale e impiantistico l’intervento da realizzare.
In quest’ultima fase progettuale il consulente acustico raggiunge uno studio di dettaglio elevato, occupandosi dei dettagli tecnici con lo studio dei nodi e delle connessioni strutturali tra i diversi sistemi edilizi; questo è necessario per ottimizzare le scelte del progetto definitivo e limitare la propagazione di rumore e vibrazioni tra le strutture, tra i giunti di connessione delle diverse partizioni e attraverso gli impianti.
Nella progettazione esecutiva si analizzano e si risolvono le criticità dei ponti acustici e si calcolano nel dettaglio le perdite prestazionali (denominate anche decrementi “K”) che si hanno nel passaggio dalle certificazioni di laboratorio alla posa in opera, per poter così confrontare i valori calcolati con i limiti di legge.
Infine, per quanto concerne gli impianti, si calcolano nel dettaglio le attenuazioni attribuite alla distribuzione e canalizzazione impiantistica (lunghezza del percorso, presenza o meno di curve a gomito…) e si progettano nel dettaglio i sistemi di mitigazione sonora per il contenimento del rumore all’interno degli ambienti, prodotto, per l’appunto, dai sistemi impiantistici a servizio delle unità immobiliari.
Si fa presente che un recente decreto legislativo, il dlgs n. 36/2023, ha previsto per le sole opere pubbliche, la cosìddetta “progettazione definitiva avanzata” che altro non è che un progetto definitivo ed esecutivo.
La finalità di tale innovazione è il risparmio di tempo (e di denaro) da parte della pubblica amministrazione anche se, in realtà, il sistema “classico” di redazione prima del progetto definitivo, la sua approvazione e la successiva redazione del progetto esecutivo assicurano una maggiore precisione progettuale a tutto vantaggio dei tempi esecutivi.
Direzione lavori, collaudi, classe acustica di appartenenza e proggeto As Built
È sempre consigliabile affiancare il direttore lavori durante il cantiere per due ragioni: inevitabilmente durante la costruzione emergono necessità di varianti (che tipicamente si evidenziano durante le riunioni settimanali di cantiere) e quindi occorre, per queste, anche una validazione acustica.
Inoltre, per il conseguimento dei risultati attesi è di fondamentale importanza che i lavori siano eseguiti a perfetta regola d’arte e quindi è necessario fornire una supervisione delle modalità esecutive delle maestranze.
A maggior garanzia spesso viene realizzato un moke-up sul quale svolgere un primo collaudo acustico a verifica. Infine, ad opera compiuta, è doveroso eseguire un collaudo acustico della stessa sia a garanzia dei valori ottenuti (si ricorda che la legge prevede l’ottenimento dei risultati in opera e non solo a livello progettuale preventivo) prima che il successivo utilizzatore dell’opera intervenga con modifiche sulle stesse.
Per esempio, i fori realizzati per fissare gli arredi (pensili, mensole, corpi illuminanti) ma anche forometrie per nuovi impianti possono compromettere le prestazioni acustiche.
Infine, si ricorda che, oltre al rispetto del limite di legge, esiste anche la classificazione acustica in 4 classi previste dalla Uni 11367/2023 (che ha aggiornato la precedente versione del 2010), parimenti a come già esiste per la classificazione energetica e che può essere attribuita solo mediante un collaudo acustico in opera.
Pertanto, dopo il recepimento delle varianti in corso d’opera e i collaudi acustici sarà possibile redigere il progetto “as built” come sintesi delle attività svolte.
Infine, si fa presente che per quanto concerne il compenso professionale di architetti e ingegneri (2023), come da dm 17 giugno 2016 modificato dal dlgs 36/2023 allegato I.13, in vigore dal 1 luglio 2023 per calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all’architettura ed all’ingegneria, ai sensi del decreto legislativo del 18 aprile 2016, n. 50 (codice degli appalti) e del relativo regolamento del decreto del ministero di Giustizia del 17 giugno 2016 come modificato da dlgs 36/2023, prevede per la parte di ingegneria acustica una sola voce: «QbII.20: elaborati e relazioni per requisiti acustici (legge 447/95-dpcm 5/12/97) all’interno del progetto di fattibilità tecnico-economica» e, pertanto, le attività qui descritte non sono quotabili (ma sono necessarie) per la pubblica amministrazione.
di Ing. Ezio Rendina