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Ecco perché risparmiare è obbligatorio

Risparmio energetico e taglio dei consumi

I bonus fiscali sono un’occasione imperdibile per adeguare gli edifici al taglio dei consumi. E anche un modo per rispettare davvero l’ambiente

Risparmio energetico

 

Tutti parlano di risparmio energetico, si vantano di essere ecologisti, cercano l’auto ibrida o con emissioni limitate. Ma quando si tratta di intervenire per eliminare gli sprechi in condominio, nicchiano o trovano argomenti per rimandare le spese. Non bisogna dimenticare che nei mesi invernali la principale fonte di inquinamento è rappresentata proprio dalle emissioni per il riscaldamento degli edifici. Certo, le istituzioni non danno il buon esempio: capita spesso di vedere palazzi destinati a pubblici uffici con riscaldamenti e impianti di illuminazione accesi anche in orari di chiusura. Ma proprio questa osservazione ci deve far riflettere su quanto si può risparmiare nei nostri condomini.

Ritardi dispendiosi Ci si illude che realizzata la contabilizzazione del calore, si sia stato fatto il possibile per  bruciare meno combustibile. Non è così. Infatti, la contabilizzazione, obbligatoria per legge, ma ancora non realizzata da tutti i condomini (gli impianti non in regola in teoria non potrebbero funzionare in questo inverno), serve a ottimizzare l’uso del riscaldamento, evitando di irradiare calore negli ambienti quando non sono utilizzati. Però, non basta. Si può e, direi, si deve anche intervenire per ottimizzare la resa dell’impianto con l’installazione di caldaie di nuova generazione.

Bisogna accertarsi che le tubazioni siano effettivamente coibentate. Negli immobili datati spesso le vecchie coibentazioni sono fatiscenti o inefficienti, ma l’intervento più produttivo dal punto di vista del risparmio energetico è quello della realizzazione del cappotto termico dell’edificio, che unito alla sostituzione degli infissi degli appartamenti può portare un risparmio anche del 50% del consumo di combustibile. Si obietterà che la spesa non è indifferente e che ci vogliono anni per ammortizzarla con gli importi risparmiati.

Efficientamento energetico, come funziona la cessione delle detrazioni

IL TEMPO STRINGE – Bisogna però approfittare delle agevolazioni fiscali che consentono di risparmiare dal 65% al 75% (per i condomini) e che sono valide sino a tutto il 2021. E che, probabilmente, non potranno essere prorogate ulteriormente. Nello spazio di cinque anni per un qualsiasi condominio non dovrebbe risultare difficile programmare un rifacimento delle facciate esterne che possa comprendere anche il cappotto termico. Inoltre, sul mercato ci sono aziende che riescono ad aiutare i condomini con contratti di fornitura calore pluriennali che comprendono anche interventi di efficientamento.

E LUCE FU? – Altra fonte delle spese energetiche del condominio è costituta dal consumo di energia elettrica, con lampade che rimangono accese notte e giorno nei vani cantine, nelle scale e negli androni negli ascensori. Ma si può intervenire con accorgimenti tecnici poco costosi che consentono in percentuale grandi risparmi. La grande diffusione e i miglioramenti tecnici oggi rendono molto più accessibile anche l’installazione di pannelli fotovoltaici, che uniti a batterie molto performanti possono consentire di abbattere quasi completamente i consumi di energia elettrica del condominio. E seppure gli importi non sono quelli del riscaldamento, costituiscono comunque una spesa costante.

Ancora: l’utilizzo di inverter nell’impianto di ascensore unito al pannello fotovoltaico consente di ridurre la potenza del contatore e, di conseguenza, anche i costi fissi, senza dimenticare che anche questi interventi possono usufruire delle detrazioni fiscali. Per concludere, nel condominio si possono realizzare una serie di interventi che fanno bene al portafoglio ed all’ambiente, perché la qualità dell’aria che respiriamo migliora grazie a tanti piccoli interventi e se migliora l’ambiente in generale cresce anche l’aspettativa di vita. Quindi siamo nelle nostre mani. Forse è meglio dire nelle nostre teste, perché dobbiamo capire che spendere per migliorare l’ambiente è in nostro primario interesse,

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Autore: Virginia Gambino

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