Meno ricavi, ma più rinnovabili per Enel
Più rinnovabili, ma meno ricavi per Enel. Il primo semestre del gruppo si è chiuso con ricavi a 38,7 miliardi, in discesa del 17,8% rispetto al corrispettivo periodo del 2023. La variazione, spiega la società, «è principalmente riconducibile al contesto di mercato con prezzi decrescenti unitamente ai minori volumi di energia prodotti da fonte termoelettrica e alle minori quantità di energia vendute sui mercati finali. Tali effetti sono in parte compensati dai maggiori ricavi derivanti dalla vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili e dalle attività di gestione delle reti di distribuzione. La variazione è, infine, dovuta agli effetti delle variazioni di perimetro».
Rimane buona, in ogni caso, la redditività, con l’Ebitda ordinario a 11,6 miliardi (+8,8%), «grazie al contributo dei business integrati guidati dall’ottima performance delle energie rinnovabili, che ha più che compensato i minori margini rilevati nei mercati finali e nella generazione da fonte termoelettrica. Positivo, al netto delle variazioni di perimetro, anche il contributo delle attività di gestione delle reti di distribuzione». L’utile di gruppo per i sei mesi è quindi salito a 4,1 miliardi (contro i 2,5 nel primo semestre 2023, +64,9%). Scende anche l’indebitamento finanziario netto a 57,4 miliardi (60.163 a fine 2023, -4,6%).
Enel, intanto, tramite la controllata Egpe 1, ha firmato un accordo con Masdar 3, primario player nell’ambito delle energie rinnovabili, per la vendita a quest’ultimo di una partecipazione di minoranza, pari al 49,99% del capitale sociale, in Egpe Solar 4 , veicolo recentemente costituito al fine di detenere tutti gli asset fotovoltaici già operativi di Endesa in Spagna, per una capacità installata complessiva di circa 2 GW.