Assemblea Aipe: l’isolamento a cappotto passa anche dai social
Parlare di isolamento a cappotto, in maniera divertente e coinvolgente. La miniserie animata Mister Cappotto ci è riuscita grazie a due agenti molto speciali: la lastra bianca EPS 00B & la lastra grigia EPS 00G, che come due agenti segreti hanno risolto diversi problemi legati alla coibentazione degli edifici.
«È stato un lavoro di squadra che ci ha permesso non solo di fare comunicazione sul sistema ETICS, ma anche di aprirci a nuovi canali comunicativi: i social, che sono essenziali per i temi che il polistirene si trova a dover affrontare in questo periodo (il riciclo, l’economia circolare…) che coinvolgono l’opinione pubblica», ha dichiarato Augusto Baruzzi, presidente AIPE durante l’assemblea annuale dell’Associazione Italiana Polistirene Espanso.
Durante l’incontro, oltre a esporre il report delle attività del 2018 e i progetti per il nuovo anno, sono stati presentati i risultati della campagna di comunicazione Mister Cappotto, condivisa e cofinanziata da Eumeps (l’associazione che unisce i produttori di polistirene espanso in Europa) e realizzata dall’agenzia milanese Realtà. «Questa campagna si è articolata in due livelli: una comunicazione ad hoc per il mercato italiano e un’attività di advocacy con gli stakeholder nazionali: istituzioni, associazioni di categoria, enti di normazione…», ha spiegato Elisa Setién, Direttore Generale di Eumeps.
Gli obiettivi della campagna erano due: rivendicare la qualità dell’EPS come prodotto ottimale per il sistema cappotto e rinforzare l’immagine positiva di questo materiale quale isolante in grado di rispondere a un mercato in evoluzione. Anche perché i pannelli in EPS sono i preferiti per la realizzazione del cappotto. «L’80% del cappotto esistente in Italia usa l’EPS e secondo le stime Cresme 2017 quasi 10 miliardi di metri quadri di involucri edilizi necessitano riqualificazione, di cui la metà pareti perimetrali», ha raccontato Marco Piana, direttore tecnico AIPE.
Silvia Sgarzi, che collabora con AIPE e Eumeps a diversi progetti, tra cui quello sul cappotto, ha spiegato la strategia adottata. «Si è deciso di focalizzare la campagna su tre target: i professionisti, gli amministratori di condominio e gli utenti finali. Il canale che ci è sembrato più indicato è stato quello dei social media (Facebook, Twitter, Youtube) cui abbiamo affiancato attività di marketing. I messaggi veicolati sono stati le caratteristiche del prodotto, il comfort abitativo, la durabilità, l’affidabilità e la sostenibilità. Si è pensato quindi a video in forma di cartone animato, per trasmettere il messaggio in modo semplice ma incisivo, usando anche delle gag. A ogni uscita di filmato era allegato un documento tecnico. La campagna ha avuto un buon successo, anche grazie all’attività svolta con gli stakeholder nazionali», con oltre 50.000 visualizzazioni per ogni filmato per un totale di 160.000 visite. Il pubblico è equamente diviso tra uomini e donne e con età compresa tra 25-44 (quella dei decisori di acquisto). A seguito del lancio sono state scritte ad AIPE oltre 3500 email di richiesta di informazioni nell’arco di tre-quattro mesi.
«Il grande successo della comunicazione italiana dimostra che anche noi sappiamo comunicare in maniera emotiva. La comunicazione è fatta anche di emozioni e purtroppo oggi la plastica non trasmette emozioni molto positive, perché i suoi benefici sono molto meno evidenti dei problemi che può provocare se abbandonata nell’ambiente», «Per poter dare forza alla comunicazione sui temi ambientali, abbiamo commissionato la riedizione dello studio Conversio del 2009 per capire la destinazione dell’EPS nel post consumo. Le percentuali di recupero e di riciclo sono migliorati ed è diminuita la percentuale di rifiuti in EPS che finiscono in discarica. Ma le statistiche non bastano: stiamo promuovendo tecniche che favoriscano la separazione dell’EPS dagli altri materiali che compongono il cappotto durante le demolizioni; abbiamo investito nel progetto EPS Loop per costruire un impianto pilota che ricicla l’EPS separando i ritardanti di fiamma e abbiamo preso un impegno formale con la Commissione Europea per migliorare il riciclo dell’EPS sia da imballaggio che da costruzione».