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Investimenti per 1,1 miliardi per Gruppo Cap

Gruppo Cap, green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, ha presentato il nuovo Piano Industriale 2024-2028: in totale, considerando il periodo 2023 – 2033, gli investimenti sono circa 1 miliardo e 104 milioni di euro. Le risorse stanziate includono i finanziamenti ottenuti in ambito Pnrr. Per il prossimo biennio, invece, gli investimenti ammontano a circa di 324,6 milioni di euro, pari a un valore medio di 162,3 milioni all’anno. L’obiettivo è innanzitutto integrare la gestione sostenibile dell’acqua con quella dei rifiuti, per incentivare il processo di decarbonizzazione alla base della rivoluzione verde e della transizione ecologica invocata dall’Unione Europea.

Il Piano Industriale prevede inoltre una riduzione di 50 milioni di euro del nuovo indebitamento già previsto nel Piano Industriale 2023, grazie al miglioramento dell’andamento finanziario rilevato nell’ultimo anno e di quello prospettico dei prossimi anni. Inoltre, dal 2024 al 2028 il nuovo programma guiderà Cap con l’obiettivo di migliorare le infrastrutture del servizio idrico integrato attraverso una spinta verso l’innovazione e la digitalizzazione delle reti.

Alessandro Russo, ad di Gruppo Cap

Alessandro Russo, ad di Gruppo Cap

“Il nostro Piano Industriale ruota attorno a tre principali obiettivi: la gestione eccellente del servizio idrico, la riduzione delle inefficienze e l’espansione degli investimenti”, commenta Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo Cap. “Nei prossimi anni ci focalizzeremo soprattutto sul Pnrr. Possiamo citare, per esempio, il Pnrr Perdite Idriche, per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, per il quale verranno investiti oltre 96 milioni di euro, oppure il progetto Città metropolitana Spugna, che ha come obiettivo la riqualificazione funzionale di spazi pubblici aperti in termini ecologici, fruitivi e di valore estetico attraverso la gestione sostenibile delle acque piovane, grazie a sistemi naturali volti a contrastare le isole di calore, a ridurre il consumo di suolo e a migliorare la qualità dell’aria. Il progetto, realizzato insieme alla Città metropolitana di Milano, si compone di 90 interventi di drenaggio urbano sostenibile e nature-based solutions del valore di circa 50 milioni di euro”.

In linea con la propria strategia, Gruppo Cap, di recente ha fondato Cap Evolution, la nuova realtà che opera nei settori del Waste, Wastewater ed Energy. Cap Evolution gestisce i 40 impianti di depurazione del Gruppo, vere e proprie bioraffinerie che si occupano del trattamento delle acque reflue, ma anche nella valorizzazione degli scarti, ottenendo, in particolare dai fanghi, fertilizzanti, bioplastiche, cellulosa, minerali o biometano. Per il 2024, Cap Evolution prevede ricavi pari a 77 milioni di euro, di cui 1,3 milioni derivanti dal trattamento di rifiuti liquidi e 3,8 milioni di euro da energia e biogas.

Ogni anno, negli impianti gestiti da Cap Evolution vengono trattati 350 milioni di metri cubi di acque reflue di cui il 34% viene riutilizzato, e oltre 80 mila tonnellate di fanghi di depurazione, dei quali circa 40mila vengono reimpiegati in agricoltura, altri 14mila usati come fertilizzanti e 30 mila termovalorizzati per produrre energia. L’obiettivo è termovalorizzare fino a 65 mila tonnellate e trasformarne 20 mila in fertilizzanti.  Cap Evolution gestisce anche gli impianti fotovoltaici che forniscono agli asset di Gruppo Cap energia da fonti rinnovabili. Il piano industriale di Cap Evolution prevede di arrivare a sostenere il 50% dei consumi del Gruppo entro il 2030, attraverso la produzione da fotovoltaico e agrivoltaico e dall’integrazione con Neutalia, l’impianto di termovalorizzazione di Busto Arsizio partecipato da Cap.

Il bilancio consolidato

Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato il 24 maggio dal Consiglio di amministrazione di Cap Holding. In dettaglio, il totale dei ricavi nel 2023 è pari a 413 milioni euro, prevalentemente costituiti da ricavi per tariffe del servizio idrico, mentre l’utile netto è pari a 12 milioni.

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Autore: giusepperossi

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