Installatori (e condòmini) ignoranti sugli impianti online
Solo il 24% degli installatori propone e implementa sistemi legati all’internet delle cose (Iot) avanzati per il controllo e la gestione da remoto del riscaldamento. E questo perché gli utenti finali non ne fanno alcuna richiesta (63%), ma anche perché loro stessi non conoscono o non trattano questo genere di soluzioni, l’11%. Eppure nel 2020 i dispositivi connessi a internet supereranno i 20 miliardi di unità per una spesa complessiva, solo per hardware, di oltre 3.000 miliardi di dollari. Lo indica una ricerca di Honeywell condotta tra oltre 1.000 figure professionali. Una maggiore conoscenza delle potenzialità di questi prodotti, unita all’espressa richiesta da parte dei condomini, invece, porterebbe il 43% del campione intervistato a proporre l’adozione di sistemi avanzati per il controllo e la gestione da remoto del riscaldamento. Nonostante il mancato interesse oggi nei confronti di questo tipo di tecnologia, l’88% degli installatori ha dichiarato di essere interessato in futuro a integrare al controllo della temperatura sistemi di sicurezza, di videosorveglianza, di controllo energetico e altri sistemi di monitoraggio e gestione online.
L’azienda statunitense propone di una gamma di strumenti smart per la gestione dell’impianto di riscaldamento da remoto, la linea Connected, che è in grado di regolare e misurare il calore all’interno di ogni tipologia di abitazione o edificio. Ad oggi sono due i modelli inclusi nella gamma Connected: evohome connected comfort (cc) wi-fi; e Y87 Connected.