In vigore le nuove regole Ue per l’efficienza energetica
Nuovi standard di efficienza energetica e obbligo di etichettatura per caldaie, scaldabagni domestici e accumuli, da A+++ a G, come accade già per lavatrici, frigoriferi e condizionatori. La legislazione Ue, appena entrata in vigore, vale il 15% degli obiettivi dell’UE 2020, considerato che caldaie e scaldabagni rappresentano rispettivamente il 16% e il 2,8% dei consumi. Effetto positivo anche sul fronte dei risparmi energetici nelle bollette, stimati in 110 milioni di euro annui, circa 400 euro in media a famiglia, per l’industria di settore con un incremento di fatturato pari a 54 milioni di euro e sociale con la creazione di 800 mila posti di lavoro. Non solo, sebbene la più alta etichetta di efficienza energetica A+++ verrà data solo ai sistemi basati su fonti rinnovabili, come il riscaldamento di acqua calda con il solare termico, è chiaro la misura potrebbe spingere il mercato delle tecnologie green e dei prodotti più efficienti. Si tratta di un mercato europeo fatto di 6,6 milioni di installazioni all’anno, in Italia l’ultimo dato disponibile è del 2013 con circa 850 mila unità. Attenzione, tutto ciò non comporta il ritiro dalla circolazione degli articoli di tipo tradizionale, quindi c’è la possibilità per i rivenditori e gli installatori di esaurire le scorte a magazzino. Inoltre, per la prima volta si introduce la certificazione di efficienza di tutto l’impianto nel caso si sostituisca tutto il sistema di riscaldamento e acqua calda sanitaria (acs). Proprio per la complessità di questo specifico vincolo l’Unione Europea ha finanziato il progetto LabelPack A+, lanciato in questi giorni in Italia da Assolterm e Legambiente.