Il green inizia dai condomini
Ci sono norme europee, indicatori, traguardi da rispettare. Ma per ottenere un ambiente migliore occorre che anche le singole persone facciano la loro parte, a cominciare dall’efficientamento dell’edificio e dalla sua sostenibili.
Green, tutto il mercato internazionale ne è influenzato. Non è la tendenza del momento, intesa come colore predominante delle passerelle di moda, ma l’attenzione che tutto il mercato, anche immobiliare, ha dovuto alzare per competere in quella che sembra una corsa contro il tempo per rallentare gli effetti sull’ambiente dell’industrializzazione.
Bonus e obiettivi
La Comunità Europea ha normato i termini entro i quali l’edilizia di nuova costruzione deve garantire una classificazione energetica di alta efficienza e un termine entro il quale l’edilizia esistente deve apportare migliorie per ridurre la classe energetica esistente.
Ha normato le comunità energetiche, di cui si attendono con trepidazione i decreti attuativi. Il mercato immobiliare dal 2020 è al centro dell’attenzione in termini di efficientamento, basti nominare il bonus 110%, inteso come incentivo con una percentuale di detrazione mai vista prima.
Dal 2020 gli edifici esistenti hanno valutato l’efficientamento, preventivato cappotti termici, deliberato ed elaborato analisi energetiche, progetti per la sostituzione di serramenti esistenti, di impianti di riscaldamento e raffrescamento di ultima generazione, l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine elettriche.
Una buona spinta all’attenzione dei condomini verso il green è sicuramente stata la possibilità di progettare efficienze, con la promessa di non sostenerne il costo. Ma come proseguirà la corsa all’efficientamento.
Abitudini quotidiane
Mentre il Governo studia come modificare ulteriormente la norma del superbonus e l’Europa imposta scadenze stringenti per il patrimonio edilizio italiano, reputo sia arrivato il momento di concentrarci anche sulle attività che ognuno dei condomini può e deve attuare anche nelle abitudini quotidiane per contribuire al rallentamento degli effetti disastrosi che stiamo vivendo.
I condomini non sono solo agglomerati di unità immobiliari, non sono aree private che si collegano tramite aree comuni, ma famiglie e individui che, con piccoli gesti individuai che si sommano, creano la consapevolezza che ognuno di noi può fare la differenza per rendere questo pianeta un mondo migliore.
Mentre i grandi della terra si confrontano in G7, G8 e G20 per trovare accordi internazionali e analizzare grandi numeri, a ognuno di noi non resta che ragionare di comportamenti responsabili da applicare nella vita di tutti i giorni che, se condivisi con i vicini, ne amplificano gli effetti positivi sul territorio.
Parlare in assemblea
Ma quali sono le iniziative attuali e attuabili in condominio? Come può l’amministratore contribuire a divulgare buone pratiche e spunti di riflessione anche in assemblea? Gli argomenti sono tanti e in alcuni casi sembrano scontati, come quando ci si trova a ricordare come occuparsi della raccolta differenziata e del corretto stoccaggio di alcuni materiali.
Si rischia davvero di risultare banali, ma non è così scontato. Nulla va dato per scontato, altrimenti non troveremmo scritto nei bagni pubblici «vietato gettare nel water materiali diversi dalla carta igienica» o «si prega di chiudere la porta» sui portoni dei condomini, se ognuno di noi avesse già chiari tanti concetti di base.
In un mondo che cambia velocemente mentre il mercato si evolve verso auto elettriche, intelligenza artificiale, edifici che auto producono energia e si autoalimentano senza combustibili fossili ogni condòmino green ha il compito di dare il proprio contributo per differenziare, riciclare, ri-utilizzare, piantare alberi, potare in modo adeguato, costruire economie circolari.
Di tutti questi modi di fare la differenza, seppure scontati, a avremo modo di parlare nel dettaglio nello prossimi numeri, con la speranza di accrescere la consapevolezza che green sarà il colore del pianeta se ognuno di noi farà la sua parte per colorarne un pezzettino.
Veronica Urso
Amministra condomini da 15 anni. Dopo la laurea in Giurisprudenza nel 2004 e tre anni di collaborazione con un collega, inizia a crearsi la sua dimensione, scegliendo di amministrare nella provincia, partendo dalle piccole realtà, in cui è più sentito il rapporto fiduciario. È particolarmente attenta alla formazione, alla qualità dei servizi offerti e a garantire il benessere comune.
di Veronica Urso