Hoval cavalca l’industria 4.0 e scommette sul servizio
Hoval è un’azienda che ha saputo tradurre in soluzioni concrete le nuove sfide dell’Internet of Things e dell’industria 4.0. L’IoT è il motore della quarta rivoluzione industriale ed è una fenomeno che interseca sempre più l’industria tradizionale e il terziario, che si trovano ad affrontare una svolta decisiva.
Secondo una ricerca di Gartner, il mercato dell’IoT nel 2016, a livello mondiale, vale 1.400 miliardi di dollari, per circa 6,5 miliardi di oggetti (interconnessi). Nel 2020 gli oggetti in rete saranno più che triplicati, arrivando a 20,8 miliardi. Già, perché ogni giorni si moltiplicano in modo esponenziale gli oggetti in grado di dialogare fra di loro, con una interconnettività sempre più spinta: questo trend sta rivoluzionando, e lo sta facendo il fretta, i modelli di business tradizionali, creando nuove dinamiche di mercato, nuove interazioni di filiera e, last but not least, nuovi servizi. E nuovi servizi significano nuove opportunità.
I servizi Hoval
E qui Hoval raccoglie la sfida. Perché Hoval offre il meglio dei suoi servizi per trasformare il business sfruttando le più innovative soluzioni digitali e l’IoT, la consulenza energetica e la formazione. Infatti, con un professionista dell’energia e il suo servizio di consulenza energetica, Hoval agevola e facilita la valutazione, la progettazione e la realizzazione dei sistemi energetici innovativi ad elevata efficienza, sia che si tratti di nuove costruzioni che di riqualificazione di impianti esistenti.
Consulenza energetica – Il professionista dell’energia Hoval può fare una stima della situazione energetica dell’edificio; fornire informazioni e documentazioni sulle normative vigenti e sugli incentivi disponibili; proporre soluzioni energetiche vantaggiose per l’utilizzatore finale; indicare il network di professionisti per effettuare gli interventi necessari.
Formazione Alpen Campus – Hoval ha studiato anche un percorso completo di formazione professionale in aula e online, per raggiungere la vetta della competenza tecnica sull’efficienza energetica. Il continuo aggiornamento di contenuti danno il diritto di ricevere i crediti formativi professionali (CFP). In questo modo il professionista che segue i corsi è sempre aggiornato sulle normative, le agevolazioni e i temi caldi del settore. In più, come anticipato, il fatto di poter seguire dei corsi telematici permette di non togliere tempo alla propria attività lavorativa quotidiana, mentre quelli pratici garantiscono di poter mettere mano alla tecnologia disponibile.
David Herzog, amministratore delegato dell’azienda, spiega: «La quarta rivoluzione industriale è già da tempo in atto, soprattutto nell’ambito delle Smart Cities e dello Smart Building: assistiamo alla nascita di edifici che pensano e agiscono migliorando il comfort e ottimizzando i consumi, vediamo sensori annegati nell’involucro edilizio, che interagiscono con gli smartphone degli utenti e questa interconnessione pervasiva si traduce in una molteplicità di dati che si convertono a loro volta in un know-how che produce nuove soluzioni e valore aggiunto per l’intera filiera».
Questo trend é ancora più evidente nel mercato del riscaldamento, dove l’evoluzione normativa relativa agli edifici nZEB (Nearly Zero Energy Building, in sostanza edifici non energivori) é destinata, nel lungo periodo, a offrire nuovi impulsi di sviluppo, grazie ad una crescente sostituzione delle caldaie a gas, all’aumento dei volumi di mercato delle pompe di calore aria-acqua e alla ristrutturazione delle centrali termiche. L’interconnessione delle caldaie ha generato nuovi scenari di mercato nell’ambito della domotica, della diagnostica accessibile via web, dei servizi di consulenza, del controllo dei consumi e della contabilizzazione del calore, dell’adattamento dell’impianto alle condizioni meteorologiche, ma anche ai fini di un’analisi predittiva, del monitoraggio dell’usura delle sue componenti, del calcolo del valore residuo e dell’organizzazione della manutenzione preventiva. Sono scenari diversi e articolati, che hanno un impatto positivo su tutti gli attori della filiera, che si trovano per la prima volta realmente interconnessi al prodotto: il fornitore, l’installatore, il centro assistenza, l’utente finale.
Lo Smart Heating per Hoval da tempo é già realtà. Con il dispositivo di regolazione Hoval Top Tronic E, la piattaforma applicativa Hoval Desk e il servizio H-Connect, Hoval ha posto le basi della propria rivoluzione IoT. Hoval Top Tronic E, connesso a Internet, consente sia all’utente che all’installatore e al tecnico manutentore di gestire gli impianti, di monitorare e ottimizzare il sistema, di contabilizzare i consumi e di visualizzare eventuali anomalie o guasti tecnici da remoto e in tempo reale, accedendo dal PC o dallo smartphone. Con Hoval Desk, che collega in tempo reale per dialogare tra loro, l’utente, l’installatore o il gestore dell’impianto, vengono rese più accessibili e più veloci la diagnostica e l’eliminazione dei malfunzionamenti, soprattutto nei casi particolarmente complessi. Con il servizio H-Connect, inoltre, attraverso la piattaforma Hoval Desk, anche l’utente può tenere sempre sotto controllo i consumi dell’edificio, connettendosi semplicemente all’impianto per creare un comfort su misura più adatto alle esigenze del momento.
Infine Casa Hoval, la sede ad alta efficienza energetica che Hoval ha realizzato un paio di anni secondo criteri molto evoluti di progettazione integrata e premiata con il riconoscimento CasaClima Awards 2015, è già di per sé un modello concreto di Laboratorio dell’IoT. Qui infatti, nella Centrale Termica che insieme alla Sala Climatica rappresenta il cuore della formazione Hoval, viene offerto un esempio tangibile di come un’azienda evoluta e “innamorata della tecnologia” abbia saputo trasformare in sistemi e servizi concreti le potenzialità della digitalizzazione.