Gli obiettivi di EeMAP per la riqualificazione
Vertice a Roma degli stakeholder europei di EeMAP (Energy efficient Mortgages Action Plan). Obiettivo: confermare l’impegno per gli accordi di Parigi della Cop21 e proporre soluzioni concrete per accrescere l’efficienza energetica nell’Unione Europea. Il piano di azione per i mutui per l’efficienza energetica (EeMAP) è stato presentato all’evento di lancio dell’iniziativa, a cui hanno partecipato più di 100 soggetti, tra cui anche Gbc Italia, che rappresentano un settore trasversale di operatori chiave del mercato: investitori internazionali ed europei, finanziatori, valutatori immobiliari, accademici, società di servizi per l’energia, esperti del settore delle costruzioni e Pmi.
Al centro della discussione le azioni possibili per canalizzare il capitale privato negli investimenti di efficienza energetica, per supportare i cittadini europei nella riqualificazione delle loro proprietà e aiutare le istituzioni europee a superare l’ostacolo della mancanza di capitale per gli investimenti e raggiungere così gli obiettivi di risparmio energetico. La progettazione di buone pratiche condivise per un mutuo per l’efficienza energetica su scala europea aprirà le frontiere del capitale privato allentando la pressione finanziaria per gli Stati.
Con più di 210 milioni di unità di edifici residenziali in Europa (pari all’89%) costruiti prima del 2001, sono necessari considerevoli sforzi per incanalare il capitale privato verso l’adeguamento delle abitazioni inefficienti ai nuovi requisiti energetici. Nell’ottica del risparmio: una casa ristrutturata che passa da una classe di prestazione energetica E a una classe B (APE) farà risparmiare agli utenti circa 24.000 euro in 30 anni (secondo un’analisi di 365 mila case vendute in Danimarca lo scorso anno).
Recenti ricerche di mercato rivelano un forte interesse da parte degli istituti finanziari ad entrare nel mercato dell’efficienza energetica. L’iniziativa EeMAP è orientata al mercato e, prima nel suo genere, mira a progettare e creare un mutuo per l’efficienza energetica secondo il quale i proprietari degli edifici siano incentivati a migliorare l’efficienza energetica dei loro edifici grazie a condizioni finanziarie più favorevoli.
Interazione con le banche
Alla base dell’iniziativa c’è il presupposto che l’efficienza energetica abbia un effetto di mitigazione del rischio per le banche grazie all’impatto sulla capacità dei contraenti di rispettare il prestito e sul valore della proprietà. Questo significa che i mutui per l’efficienza energetica rappresenteranno un rischio inferiore nel bilancio di una banca e potranno, quindi, essere idonei per un migliore trattamento del capitale. Rischi inferiori per il capitale rappresentano un grande incentivo per far entrare le banche nel mercato e come risultato guidare una più ampia catena di incentivi, dalla quale tutti gli stakeholder, inclusi i cittadini europei, gli investitori e la società, potranno trarre un beneficio concreto.
Più in generale, l’iniziativa EeMAP è allineata alla struttura di politiche per il clima e l’energia della Commissione Europea, che ambisce a incoraggiare gli investimenti e stimolare l’ingresso di finanziamenti privati per le misure di efficienza energetica negli edifici. In particolare è necessario sottolineare che per raggiungere l’obiettivo del 20% di risparmio energetico al 2020, l’articolo 4 della Direttiva sull’Efficienza Energetica richiede agli Stati Membri di definire e aggiornare periodicamente «una strategia a lungo termine per mobilitare gli investimenti per la riqualificazione dello stock nazionale di edifici residenziali e commerciali».
Secondo Luca Bertalot, Coordinatore di EeMAP, «l’iniziativa EeMAP rappresenta un passo concreto verso una chiara tabella di marcia intersettoriale sul finanziamento privato per l’efficienza energetica. L’iniziativa incoraggia la riqualificazione energetica del patrimonio costruito europeo, a supporto degli ambiziosi obiettivi europei di risparmio energetico. Con il cambiamento climatico alle porte, questa iniziativa è strategica e vitale per una prospettiva ambientale, finanziaria e economica».