Gli indirizzi dei condomini non sono protetti da privacy
Interessante pronunciamento del Tribunale di Roma. La magistratura, con sentenza 7192/2018 ha accolto la domanda di un condòmino per l’annullamento di una delibera assembleare che aveva respinto la richiesta dello stesso proprietario di avere i recapiti degli altri condòmini, ritenendo che detti recapiti fossero da considerarsi dati sensibili.
Il giudice, nell’accogliere la richiesta del condomino ha specificato che la giustificazione al diniego è “infondata e pretestuosa non potendosi qualificare il recapito, fornito da un soggetto nell’ambito di un rapporto giuridico, un dato sensibile e per questo non ostensibile, tanto meno nei confronti di chi partecipa a tali rapporti e tanto meno con riferimento ai rapporti che si stabiliscono nell’ambito della comunità condominiale”. In forza di quanto previsto dall’articolo 1129 Codice civile, stabilisce il diritto del condomino alla consultazione ed alla estrazione dell’intera documentazione condominiale.