Franchising per amministratori: il modello vincente di Studio Cdc

La sfida è rivalutare la figura dell’amministratore di condominio creando uno staff di professionisti altamente specializzati, in grado di risolvere le richieste e i bisogni dei condòmini. Il modello è proposto nel franchising per amministratori da Studio Cdc, che andiamo a scoprire.
Nello scorso numero (dicembre 2024) abbiamo cercato di approfondire il tema delle nuove opportunità di business che il settore immobiliare italiano ci offre.
Ci siamo domandati come interpretare la gestione immobiliare secondo nuovi paradigmi e schemi più moderni, in modo da analizzare da vicino se ci sono all’orizzonte dei modelli di business profittevoli.
Ci siamo domandati se il modello in franchising possa rappresentare la soluzione e, dopo aver analizzato tutte le opportunità, l’esito della valutazione è stato positivo.
Si tratta senz’altro di un modello di business promettente e in rapida ascesa, che offre vantaggi strategici di non poco conto. Ne parliamo oggi con la ceo di Studio Cdc Franchising, Maria Maddalena Gioia, ideatrice del primo vero franchising per amministratori di condominio in Italia.
La dottoressa Gioia, quarantenne di origine lucana ma con quartier generale a Imola (Bo) da oltre vent’anni, ci spiega in dettaglio perché questo progetto sta già decollando e promette di ribaltare il mondo delle amministrazioni condominiali.
Per cominciare, due parole su “chi sei”

Maria Maddalena Gioia, ideatrice e ceo del primo vero franchising per amministratori di condominio in Italia, Studio Cdc Franchising.
Mi chiamo Maria Maddalena Gioia e 13 anni fa, dopo alcune esperienze di management in imprese private di rilevanza nazionale, ho avviato il mio Studio di Amministrazioni Condominiali a Imola. Ad oggi lo studio di Imola amministra circa 5.000 unità immobiliari tra Imola e tutto il suo circondario, spingendosi a nord fino a Bologna e a sud-est fino al mare Adriatico.
Sono laureata in economia e management e ho sempre pensato in grande, pensando a un’evoluzione del nostro lavoro su scala nazionale.
Ho intrapreso l’attività da zero e sperimentato tutte le difficoltà e gli ostacoli che incontrano coloro che decidono di intraprendere questa professione e dopo aver raggiunto risultati importanti, ho compreso a fondo quali sono le criticità che affliggono gli studi di medio-grandi dimensioni, ma anche le opportunità che questa attività offre.
Dopo un anno di analisi, studio e progettazione, nasce nell’ottobre del 2022 Studio Cdc Franchising, un progetto da estendere su scala nazionale, per dare la possibilità ai professionisti del nostro settore di fare il salto dimensionale, riducendo al minimo costi e rischi e massimizzando gli utili.
Avete lanciato il progetto sul mercato solo da un anno. Quale bilancio ti senti di fare?
È un progetto ambizioso ed entusiasmante. Il primo anno ha superato le nostre aspettative, con l’ingresso di ben otto affiliati. Questo ha dimostrato la fiducia nel nostro brand ma anche l’interesse per i servizi che offriamo.
Guardando al futuro abbiamo in programma di espandere la nostra rete, integrando e diversificando l’offerta dei servizi. Riteniamo fermamente che il potenziale di crescita sia enorme e siamo entusiasti di continuare a costruire relazioni solide e durature con i nostri Franchisee e con i nostri partner.
Cosa significa proporre sul mercato italiano un franchising per amministratori di condominio?
Si tratta di una gigantesca sfida! In Italia ci sono ancora tanti amministratori “vecchio stampo”, non specializzati, non aggiornati, magari “dopolavoristi”, convinti che amministrare immobili significhi solo tenere i conti più o meno in ordine. La nostra sfida è rivalutare la figura dell’amministratore di condominio, considerato spesso un sottoposto o un approfittatore.
Il cambiamento della nostra professione trae origine dalla Riforma del 2012 con cui il legislatore ha richiesto all’amministratore di diventare un professionista con competenze trasversali, che spaziano dal tecnico al fiscale, dall’assicurativo al legale, dall’amministrativo al finanziario.
Nei fatti, sono pochi gli amministratori che affrontano la sfida di rinnovarsi, di studiare e di strutturarsi. Io, per esempio, già da quando ho aperto il mio primo Studio, ho creato una stretta collaborazione (con condivisione dell’ufficio) con un avvocato e un geometra.
Così ho generato le condizioni per creare uno staff di professionisti altamente specializzati, in grado di risolvere le richieste e i bisogni dei miei condòmini.
Questo modello lo riproponiamo nel Franchising Studio Cdc: chi si affilia a noi avrà sempre la consulenza costante dei professionisti della Casa Madre, l’assistenza legale continua, la formazione e gli aggiornamenti normativi, la consulenza assicurativa (spesso non adeguatamente considerata), il tempo e la serenità, perché tutta la contabilità è tenuta dalla casa madre.
Quindi un amministratore che decide di entrare nel franchising non ha bisogno di assumere uno o più impiegati che tengano la contabilità dei Condomini?
Esattamente! L’affiliato, riconoscendo alla casa madre una royalty annuale assolutamente sostenibile evita di assumere uno o più impiegati, impazzire nella gestione della contabilità, delle registrazioni (che spesso affliggono il nostro lavoro e non creano valore ai condomini) con tutto ciò che ne consegue in termini di risparmio sui costi di gestione dell’ufficio e di tempo per l’amministratore. Inoltre, essendo anche Revisori Contabili Condominiali, ogni bilancio redatto dalla casa madre è certificato.
Entrare nel franchising, oltre alle royalties, comporta altre spese?
Come per tutti i franchising, per l’ingresso è prevista una fee, cioè un gettone di entrata. La fee non è un guadagno della casa madre ma viene investita nello sviluppo del marketing per il nuovo affiliato al fine di dargli visibilità su tutti i social media, con campagne personalizzate e studiate per permettergli di acquisire nuovi condomini nella sua zona geografica di elezione.
Compreso nella fee c’è anche il corso di alta formazione presso la casa madre che permette al nuovo affiliato di acquisire il know how e di apprendere modalità operative, di gestione, problem solving e molto altro. Stiamo parlando di corsi di formazione dove il fine ultimo è “formare un imprenditore/manager”, pertanto, si tratta di una formazione di altissimo valore.

Un momento dei corsi di alta formazione messa a punto per garantire un servizio di alta qualità, indispensabile per mantenere la clientela nel tempo e preservare il rapporto di fiducia con i condomini.
Quindi il rapporto che lega gli affiliati alla casa madre non si interrompe mai?
Il significato delle parole ci può aiutare: noi siamo la casa madre e l’attenzione che poniamo verso i nostri affiliati è la stessa attenzione che una madre pone verso i propri figli. Il progetto viaggia su un doppio binario e tutti condividiamo gli stessi principi e gli stessi obiettivi.
Ci rivolgiamo all’amministratore professionista che non riesce a gestire con serenità lo studio per l’enorme carico di lavoro che l’attività richiede e spesso sacrifica la famiglia e il tempo libero e anche ai giovani che vorrebbero avviare una nuova professione dalla quale trarre grandi soddisfazioni e che spesso si tirano indietro per paura di intraprendere un’attività difficile da svolgere.
Ci rivolgiamo anche a chi non ha ancora l’abilitazione per svolgere l’attività di amministratore professionista, poiché siamo anche formatori nei corsi abilitanti.
Quanto può rendere, in termini di incremento del fatturato, una affiliazione al Franchising Studio Cdc?
Il contratto di Franchising per amministratori, di per sé, è un contratto win win: se l’affiliato prospera, prospera anche la casa madre. Più l’affiliato acquisisce condomini da amministrare e più cresce la rete che si autoalimenta su tutto il territorio nazionale.
Il massimo interesse della casa madre è proprio quello di formare e affiancare una nuova generazione di amministratori di condominio, preparati e di successo.
La casa madre di Studio Cdc Franchising, dal canto suo, spinge l’acceleratore sul marketing e la comunicazione sui social media in modo che per gli affiliati sia più facile ingrandire il proprio portafoglio di condomini gestiti, secondo le proiezioni di crescita già previste nel progetto (dai 10 ai 15 condomini nuovi ogni anno).
Esistono altre realtà come Studio Cdc Franchising in Italia?
Al momento non ci risultano progetti di franchising per amministratori come il nostro. L’amara realtà è che in Italia stanno entrando grandi gruppi che acquistano in blocco interi studi di amministrazione condominiale.
Ma è pur vero che il settore richiede il massimo della specializzazione. L’acquisto di uno studio di amministrazione condominiale non è garanzia di acquisizione automatica del portafoglio di condomini, perché, ovviamente, se poi non viene fornito un servizio di qualità, nel giro di un paio d’anni, quei condomini si perdono per strada.
A nostro avviso il segreto non sta nell’acquisto degli studi ma nella formazione degli amministratori. La formazione e l’aggiornamento continui sono fondamentali per garantire un servizio di alta qualità, indispensabile per mantenere la clientela nel tempo e preservare il rapporto di fiducia con i condomini.
Inoltre, se diamo uno sguardo all’estero, ci accorgiamo che il contratto di franchising per amministratori è senz’altro la forma più competitiva e funzionale, perché riduce il rischio di impresa e consente di usufruire da subito di un know how che, diversamente, si acquisirebbe in 10-15 anni di attività, di sforzi e di errori (alcune volte fatali). Se il format gestionale è già collaudato, l’affiliato deve solo mettersi all’opera per conquistare la sua fetta di mercato azzerando i rischi più comuni.
Sembra che abbiate in mente l’amministratore del terzo millennio…
È proprio così, solo con una gestione impeccabile degli immobili potremo poi sviluppare insieme alla rete anche progetti all’avanguardia, come la valorizzazione dei grandi patrimoni immobiliari, la gestione di condomini eco-sostenibili, la riqualificazione su vasta scala degli immobili più datati in ottica di sostenibilità e risparmio energetico, con conseguente soddisfazione dei clienti finali.
L’amministratore di condominio di Studio Cdc è già un gestore immobiliare a tutto tondo, un building, facility e property manager che propone i propri servizi non solo ai singoli proprietari ma anche ai grandi gruppi immobiliari che hanno bisogno di un referente affidabile sul territorio.
Gli amministratori dovranno essere molto più attivi, andranno a gestire ogni immobile valorizzandone i punti di forza, aumentandone l’appeal sul mercato, eventualmente integrando la gestione dello stesso con le locazioni brevi, case vacanze, bed and breakfast, per conto della proprietà in una continua interazione.
Quindi la casa madre può affiancare gli affiliati anche per la programmazione e l’attività dei lavori straordinari nei condomini?
Senza dubbio, il nostro Studio ha portato a termine 40 cantieri con il Superbonus 110% gestendo le pratiche dall’inizio alla fine e senza contenziosi.
Siamo riusciti, forse tra i pochi in Italia e molto prima dell’avvento del Superbonus, a rinnovare alcuni condomini con la fruizione di contributi europei a fondo perduto. Il know how ormai acquisito e consolidato viene messo a disposizione di tutti gli Affiliati, con approfondimenti mirati ed assistenza continua.

Autore | Avv. Carlo Pikler
A ciò si aggiunga questa considerazione finale: secondo le stime, entro il 2050 saranno necessari oltre mille miliardi di euro di investimenti in costruzioni, concentrate nelle principali aree metropolitane. Il mutare continuo e inarrestabile della popolazione sta portando anche a nuovi bisogni ed esigenze dell’utente finale.
Gli operatori del settore immobiliare dovranno essere in grado di gestire l’evoluzione della domanda residenziale che si sta indirizzando verso una maggiore attenzione ai servizi e a nuove forme di coabitazione come lo student housing o il senior housing (residenzialità in locazione con spazi comuni integrati con servizi dedicati al benessere psico – fisico di persone autosufficienti over 65). Studio Cdc Franchising è già pronto ad affrontare e gestire queste nuove sfide.