Lettura dei consumi sempre più digitale con la nuova EED: intervista a Francesco Sgarbi di Techem Italia
Francesco Sgarbi, amministratore di Techem Italia lancia un monito sugli aspetti della normativa EED (Dir. EU 2018/2002) che sarà introdotta a ottobre 2020: gli amministratori di condominio è meglio che siano informati. La lettura dei consumi del condominio, infatti, si sposta verso una sempre maggiore digitalizzazione. Non più solo ripartitori di calore, ma anche centraline che trasmettono i dati da remoto. Ma le soluzioni non mancano.
Techem Italia, per esempio, propone una serie di dispositivi in grado di monitorare l’ambiente domestico nel miglior modo possibile, gestendo a 360 gradi il comfort ambientale dell’abitazione. «Oggi qualsiasi utente, amministratore o gestore potrà scaricare i dati del suo condominio sul proprio dispositivo, computer o smartphone, e verificare anche giornalmente i consumi», spiega Sgarbi. «Con l’obiettivo di risparmiare sulla bolletta».
Domanda. Techem Smart Building si pone come obiettivo primario il benessere domestico. In che modo?
Risposta. Techem Smart Building è un concetto di condominio dotato di una serie di dispositivi in grado di monitorare l’ambiente domestico nel miglior modo possibile. È un sistema
che aumenta la consapevolezza dell’utente rispetto ai propri consumi e al benessere dell’atmosfera domestica, in quanto monitora e gestisce gli impianti di riscaldamento, ma controlla anche la qualità dell’acqua e dell’aria.
D. A ottobre sarà introdotta la normativa Eed. Di cosa si tratta?
R. La Eed 2.0 è l’evoluzione della prima versione introdotta nel 2012 con l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica degli edifici. Nella prima stesura è stata resa obbligatoria l’adozione di determinati dispositivi per monitorare gli impianti di riscaldamento in maniera indiretta. La seconda stesura avrà diversi step, uno a ottobre di quest’anno, un altro a gennaio 2022 e l’ultimo nel 2027. Il primo passaggio si pone come obiettivo l’aumento della frequenza delle letture dei consumi dei nostri ripartitori, mentre il secondo imporrà una rilevazione mensile per tutti i condomini dotati di ripartitori di calore. Fino al 2027 in cui la lettura dei consumi non sarà più fatta attraverso i metodi tradizionali, ma tramite centraline che trasmettono i dati in maniera remota, senza l’intervento di persone fisiche.
D. Serve anche per una maggiore trasparenza?
R. Sì, qualsiasi utente, amministratore o gestore si potrà scaricare i dati del suo condominio e verificare anche giornalmente i consumi. Serve ad aumentare la consapevolezza degli utenti nell’utilizzare il proprio impianto e, quindi, a renderlo più efficiente in termini di gestione delle temperature. Con l’obiettivo
di risparmiare sulla propria bolletta.
D. C’è anche un altro aspetto importante: la sicurezza. Quali possono essere le insidie in un ambiente domestico?
R. Quelle che cerchiamo di gestire sono gli incendi, prevenibili con i rilevatori di fumo che segnalano e allertano l’utente. Ci sono anche insidie batteriologiche, come la legionella, che si manifesta quando si stocca l’acqua sanitaria senza gli opportuni cicli di riscaldamento periodici. Esistono anche delle problematiche inerenti l’umidità, che vengono gestite attraverso i nostri sensori di umidità e temperatura in modo da utilizzare l’impianto di riscaldamento per ottimizzare il microclima interno. Noi siamo una società di servizi che raccoglie dati. Tutto ciò che è un dato utile per la qualità dell’aria e per l’efficienza energetica è il nostro core business. I dispostivi che ci trasmettono questi dati sono quelli che produciamo e vendiamo ai nostri clienti.
D. Che cosa fare, per esempio, per assicurare la sicurezza dell’impianto idrico?
R. A livello di legionella, si possono fare dei test periodici sulla qualità dell’acqua per verificare che non sia presente il batterio. Mentre a livello di perdita d’acqua, proponiamo delle valvole che possono chiudere l’impianto idrico in maniera tale da prevenire allagamenti in caso di fuoriuscita da tubazioni o dispositivi all’interno della casa.
D. In che modo la tecnologia può essere d’aiuto nella gestione di un condominio?
R. Offriamo centraline che remotizzano i segnali dei dati che raccogliamo, sulla cui base si possono gestire in maniera ottimale gli impianti, l’acqua, l’umidità. Stiamo sviluppando un’app che si prefigge l’obiettivo di essere un grande aiuto per l’amministratore di condominio, che potrà raccogliere una serie di informazioni e condividerle con i propri condòmini. Non solo dati relativi a Techem, ma anche informazioni sull’utilizzo degli spazi comuni del condominio, piuttosto che sui negozi del quartiere, oppure per segnalare eventuali guasti. Si tratta di uno spazio virtuale in cui ciascuno può segnalare un problema all’amministratore, che invece di ricevere mille telefonate ha tutto su un’unica piattaforma web.
D. Il servizio che proponete deve comprendere tutti i condòmini o può essere riservato solo ad alcuni?
R. Generalmente, comprende tutti. Nulla vieta che qualche condòmino si possa distaccare dall’impianto centralizzato: a quel punto viene escluso dai conteggi. In generale, però si parla di impianti integrati che coinvolgono tutte le abitazioni del condominio.
D. In quale modo il vostro sistema può essere utilizzato per rilevare i consumi energetici?
R. I nostri dispositivi (ripartitori di calore, contatori di energia e di acqua) rilevano il consumo della singola abitazione che viene remotizzato su un portale dove il singolo condòmino può visualizzare l’andamento del proprio impianto e, quindi, vedere se sta consumando di più o di meno rispetto all’anno o al mese precedente.
D. La rilevazione è indipendente dal fornitore di energia?
R. Sì, perché noi rileviamo i dati direttamente dai radiatori e dal calore dell’acqua, indipendente dal combustibile o dalla sorgente di energia utilizzata, che può essere una pompa di calore piuttosto che una caldaia a gas o a gasolio.
D. È necessario un collegamento digitale particolare?
R. No, perché le nostre centraline funzionano automaticamente. Alcune sono dotate di una connessione elettrica per cui basta una semplice presa. Altre sono sistemi a batteria con una durata delle batterie da 5 a 10 anni.
D. Nelle abitazioni vengono connessi solo i dispositivi Techem?
R. Prevalentemente, leggiamo e gestiamo i nostri dispositivi. Ma siamo anche in grado di leggere dispositivi di altre marche, a patto che siano sistemi OMS, un protocollo aperto che può essere letto da chiunque.
D. In quale modo è possibile verificare i consumi dei singoli utenti?
R. Generalmente, in una singola abitazione consideriamo cinque radiatori, per soggiorno, due camere, cucina e bagno. Sommando i consumi dei radiatori si ottiene il consumo dell’abitazione. Poi, conteggiando le varie abitazioni si ottiene il consumo totale del condominio sulla base del quale vengono ripartiti i costi tra i singoli condòmini.
D. Qual è il rapporto con l’amministratore condominiale?
R. Particolare, è il nostro target di riferimento, perché é l’interlocutore diretto nonché rappresentante legale del condominio.
D. Quali sono i costi del servizio in rapporto ai benefici?
R. Abbiamo fatto recentemente una stima di quello che può essere l’installazione di un sistema completo, composto da ripartitori, contatori di acqua e di calore. Su un condominio di dodici appartamenti il costo di installazione, più la fornitura dei dispositivi, vale circa 3.700-4.000 euro in Italia. Se consideriamo che l’efficientamento di un impianto può portare al 10-15-20% di risparmio energetico, a seconda della modernità del sistema, si tratta di un investimento che si ripaga più o meno in un anno-un anno e mezzo.
D. La vostra proposta prevede un contratto standard o personalizzato?
R. Abbiamo segmentato l’offerta dei nostri servizi in varie formule, la combinazione delle quali può soddisfare l’esigenza del singolo. Non sono contratti standard, ma esiste una personalizzazione dell’offerta all’interno della quale il cliente può scegliere il semplice accesso al portale per visionare i consumi, piuttosto che ricevere le letture direttamente da noi, con un maggior livello di affidabilità. Oppure può arrivare fino al calcolo dei costi della singola abitazione attraverso la ripartizione dei costi all’interno del condominio. I contratti, infine, possono essere di uno, cinque o dieci anni.
D. Il servizio è esteso in tutta Italia?
R. Abbiamo quattro filiali. A Roma c’é il nostro headquarter, inoltre ci sono le sedi di Milano, Torino e Bolzano. La presenza in Alto Adige è la più storica per Techem, essendo un Gruppo tedesco. Dalle Filiali e con il supporto di partner riusciamo a fornire servizi di installazione ed assistenza in tutte le Regioni d’Italia.
D. Il condominio deve avere caratteristiche tecniche particolari?
R. No, ci sono solo dei minimi vincoli in termini di barriere architettoniche per la rilevazione a distanza. Queste condizionano il numero di centraline per remotizzare i dati, ma si tratta di minimi accorgimenti. Gestiamo condomini da dieci fino a centinaia di appartamenti.
D. Come è nato il concetto di Techem Smart Building e come è organizzato?
R. Si tratta dell’evoluzione dei servizi che ha sempre fornito Techem, un’azienda che raccoglie dati e li vende. Techem è nata oltre 65 anni fa in Germania con la rilevazione dei consumi del singolo radiatore tramite ripartitore. Poi questa raccolta dati si è evoluta fino a diventare un sistema integrato di dispositivi che monitorano la qualità dell’ambiente. Techem Smart Building è nato grazie all’evoluzione della digitalizzazione, che è diventata uno degli asset più importanti per l’azienda.
D. Perché l’amministratore dovrebbe scegliere Techem?
R. Techem offre una gamma completa di dispositivi e servizi, con un livello qualitativo elevato. Siamo un’azienda molto solida, di grande professionalità dovuta a tanti anni di esperienza. Oggi stiamo investendo molto sul servizio, per essere capaci di raccogliere il maggior numero possibile di contratti di servizio sul territori
italiano.