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Un semaforo verde per ogni condominio. L’impegno di Fassa Bortolo e Legambiente

Fassa Bortolo e Legambiente insieme per una campagna di informazione sul taglio ai consumi energetici e sicurezza antisismica degli edifici, tra incentivi, normative tecniche e nuovi posti di lavoro. Perché la qualità green ha solo vantaggi

Non è una novità che il patrimonio immobiliare italiano sia troppo vetusto, energivoro e inquinante. Non lo è nemmeno il fatto che circa 20 milioni di italiani vivano in condomini privi di una sufficiente manutenzione e di un adeguamento strutturale ed energetico capaci di ridurre sensibilmente le spese di mantenimento e riscaldamento. Tutto sommato, però, non si sta facendo abbastanza per mettere mano al problema e rigenerare, in toto, l’edilizia abitativa tricolore: ancora oggi circa otto edifici condominiali su dieci sono stati costruiti prima del 1976, anno in cui è entrata in vigore una blanda normativa sull’efficienza energetica. Ciò vuol dire che otto su dieci consumano troppo e necessitano, quanto meno, di interventi di messa a punto, per non dire tirata a lucido. Se solo convenisse economicamente, demolire per ricostruire bene sarebbe la strada da percorrere. E chissà se con incentivi strutturali, in futuro, non si possa davvero imboccare questa via.

Azienda in campo

Per esempio, in Veneto sono 94mila gli immobili residenziali che versano in un cattivo stato di conservazione, pari al 12,6% del totale (contro il 16,8% della media nazionale). E veneta è la Fassa Bortolo, che di fronte a questi numeri e a questo scenario ha voluto dare un suo contributo, seguendo il claim aziendale «qualità per l’edilizia»: assieme a un partner come Legambiente, l’impresa di Spresiano ha lanciato un piano di buona informazione capace di promuovere l’innovazione edilizia, migliorare la qualità della vita, garantire risparmio e (ri)dare anche tanti posti di lavoro al comparto.In sintesi, come spiegato dal vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, «la missione congiunta è agevolare la riqualificazione dei condomini e del patrimonio edilizio italiano grazie agli incentivi statali, rinnovati e potenziati fino al 2021 dalla Legge di Bilancio 2017, per l’efficienza energetica e il consolidamento antisismico: le detrazioni fiscali dell’ecobonus arrivano al 75%, mentre il sismabonus fino all’85%».

Il progetto Condomini di qualità è stato presentato a Collalto (Treviso) e rappresenta, parola del presidente Paolo Fassa, «un passo importante per contribuire concretamente a una lungimirante, quanto necessaria, rivoluzione culturale nel mondo delle costruzioni». Secondo il numero uno della Fassa Bortolo, «il risparmio energetico, la riduzione dell’inquinamento e la creazione di occupazione sono tematiche prioritarie per il Paese. Considerata la dimensione del patrimonio edilizio nostrano, urge un intervento strutturale di riqualificazione capace di aprire nuovi orizzonti. Fassa Bortolo crede fortemente in una costante crescita della consapevolezza e della cultura energetica come mezzo per rigenerare economicamente e socialmente il Paese: per questo cooperiamo insieme a Legambiente per dare vita a iniziative a favore di un’edilizia moderna, rispettosa dell’ambiente e della persona. In questo senso la riqualificazione edilizia rappresenta un’opportunità di lavoro, sviluppo e responsabilità sociale verso le future generazioni, con la ferma volontà di dare un contesto urbano coerente con le esigenze della società».

Edoardo Zanchini

Da destra a sinistra: Edoardo Zanchini, Paolo Fassa ed Ermete Realacci

Modello da seguire

«È un bell’esempio di come bisogna guardare avanti: basta pensare all’oggi e al domani immediato, iniziamo a progettare il futuro. Del territorio, delle città e dei nostri figli, perché abbiamo il dovere morale di lasciare un territorio migliore di come lo abbiamo trovato», è il plauso di Maria Cristina Piovesana, presidente Unindustria Treviso, che ricorda come a Treviso e provincia ci siano tantissimi immobili industriali e civili che necessitano di essere ripensati, ricostruiti. «Il tutto sarebbe più facile se pubblico e privato lavorassero di più insieme, agevolati anche da una burocrazia più snella e amica degli investimenti. Noi industriali ci siamo, infatti sono oltre 2 mila le imprese venete perseguono e sostengono iniziative green: la nostra regione è la seconda in Italia per investimenti green e Treviso deve diventare un esempio virtuoso di come una comunità possa lavorare bene insieme».

Maria Cristina Piovesana

Maria Cristina Piovesana

È d’accordo anche Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente alla Camera, nonché presidente onorario di Legambiente: «Dobbiamo rimettere in moto l’Italia partendo dalle nuove sfide e facendo affidamento su un rapporto stretto tra cittadini, istituzioni e imprese, dalla Pmi alle grandi aziende. Il fatto che come Paese abbiamo un buon posizionamento nelle politiche energetiche non è certo un caso: ci siamo mossi per tempo e lo abbiamo fatto bene: Enel, per esempio, è un fiore all’occhiello. Le fonti rinnovabili sono la nostra stella polare ed è lì che va il futuro: bisogna capirlo una volta per tutte e andarci incontro dritti e spediti. E l’economia si sta muovendo verso questa direzione: quest’anno oltre 200 mila imprese italiane investiranno in ecologia, con una conseguenza creazione di posti di lavoro». Insomma, green economy e green jobs e, stranamente, l’Italia non è indietro rispetto agli altri. Certo, si può e si deve fare di più, argomenta il deputato: «L’edilizia ha vissuto anni di profonda crisi, perdendo oltre mezzo milione di posti di lavoro. Penso che si debba spingere sulla demolizione e sulla buona ricostruzione, con incentivi ad hoc, oltre che fare affidamento su tutte le iniziative già in vigore, che hanno prodotto tantissimi risultati: circa 28 miliardi di indotto. Il valore di una casa aumenta del 30% dopo una ristrutturazione: è una win-win situation. Se l’Italia fa non è seconda a nessuno».

Ermene Realacci

Ermene Realacci

Lo sguardo sul locale

Difficile dare torto, poi, al sindaco di Treviso Giovanni Manildo quando dice che la sostenibilità ambientale è un fattore competitivo per far crescere le imprese e la comunità. «Nel territorio che amministro abbiamo fatto tante cose, in primis cercare di eliminare l’idea del comunque uguale burocrazia. È vitale facilitare e semplificare gli interventi urbanisti ed edilizi. C’è però il problema di demolire e ricostruire e per questo credo sia bene rendere economicamente vantaggioso farlo con agevolazioni in questo senso». Secondo il primo cittadino di Treviso, «intervenire e incidere sui condomini è una sfida da raccogliere e vincere: a Treviso i sono circa 18mila condomini (per 52 mila unità abitative totali) e il 70% di questi necessita di interventi di efficienza energetica. E allora interveniamo, grazie a una cultura ambientale intelligente, libera dalla burocrazia e brava a servirsi degli incentivi economici che ci sono e che ci saranno. Tutto ciò si tramuta in vantaggio economico, ambientale e sociale: conviene a tutti».

Bonus benedetti

I costruttori non possono che essere d’accordo:«Il nostro Paese ha un problema di fondo, non nuovo: è disseminato di costruzioni troppo vecchie, edificate nel dopoguerra, che non subiscono regolare manutenzione. Per le macchine facciamo il tagliando, per le case no: perché? Bisogna inculcare il pensiero che investire dei soldi nelle proprie case è una cosa più che positiva, oltre che vantaggiosa, che ne allunga la vita e ne accresce il valore», nota Giovanni Salmistrari, presidente Ance Veneto. «Partnership come quella tra Fassa Bortolo e Legambiente non possono che fare del gran bene: urgono imprese di qualità capaci di fare da traino e ridare lavoro a un settore che ne ha perso fin troppo negli ultimi tempi».

Giovanni Salmistrari

Giovanni Salmistrari

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Autore: Virginia Gambino

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