È pericoloso andare a tutto gas
La tragedia è avvenuta sabato 11 dicembre a Ravenusa, nell’Agrigentino, dove una perdita di gas nella rete di metano ha causato un’esplosione che ha provocato il crollo di alcune palazzine ed il danneggiamento di altri edifici: secondo alcuni testimoni, dove si è verificato il crollo di una palazzina di quattro piani, nel quartiere c’era forte odore di gas già da alcuni giorni prima dell’esplosione. La fuga di gas, si ipotizza, avrebbe saturato il sottosuolo, forse a causa della rottura di un tubo dovuta al maltempo. Gli incidenti dovuti a incuria e a mancanza di corretta manutenzione risultano essere ancora davvero numerosi nel nostro Paese. Dal punto di vista domestico, quelli per fughe di gas o a causa del monossido di carbonio, anche grazie a campagne di sensibilizzazione, si sono ridotte, ma risultano essere ancora molti durante l’anno. Il gas metano è ormai presente in molte delle nostre abitazioni, utilizzato per cucinare, scaldare l’acqua e per il riscaldamento invernale.
Altamente infiammabile
Il metano, infatti, è molto comodo da usare ed è tra i combustibili fossili che inquina meno, giungendo dal pozzo di estrazione fino al cliente finale senza subire sostanziali trasformazioni. Il metano è anche un fluido altamente infiammabile e i prodotti per la combustione possono generare monossido di carbonio, elemento tossico per l’organismo umano. Da qui l’esigenza fondamentale della sicurezza degli impianti a gas che devono essere realizzati e/o modificati secondo le norme vigenti ed esclusivamente ad opera di installatori qualificati che al termine dell’installazione e previo collaudo finale, rilascino la dichiarazione di conformità ai sensi del decreto ministeriale 22 gennaio 2008 numero 37.
La normativa
Ogni impianto o intervento su impianti del gas deve essere sempre ed obbligatoriamente certificato e non solo, è fondamentale che superi la cosiddetta prova di tenuta secondo le norme Uni Cig 7129 e Uni 11137.
L’impianto
L’impianto di adduzione gas metano di tipo domestico è composto principalmente dai seguenti componenti:
- Punto di consegna o contatore: negli edifici civili, il gas combustibile arriva per mezzo di condutture di adduzione esterne fino al punto di consegna dell’ente fornitore, ovvero il contatore, apparecchio che misura il volume del fluido che attraverso di esso transita, e che solitamente viene installato all’esterno dell’abitazione.
- Impianto di distribuzione: a valle del contatore, il gas combustibile viene distribuito ai diversi apparecchi utilizzatori attraverso tubazioni costituenti l’impianto interno. Le tubazioni che lo costituiscono possono essere installate esternamente, in vista, oppure sottotraccia, ovvero all’interno della muratura. Nella realizzazione dell’impianto interno mediante tubazioni poste sottotraccia è fondamentale rispettare precise prescrizioni di sicurezza, tra cui le distanze ed i percorsi delle tubazioni dagli spigoli di pareti e soffitti, e la corretta posa di rubinetti, collettori, raccordi e giunzioni.
- Valvola di intercettazione gas: in qualsiasi punto via sia l’ingresso della tubazione gas domestica all’interno dell’involucro, è sempre obbligatorio il rubinetto che esclude tutta la rete domestica. Inoltre, per ogni utenza energetica deve essere presente un rubinetto o una valvola di intercettazione per escludere il singolo dispositivo.
- Apparecchi utilizzatori: sono essenzialmente i dispositivi che per funzionare abbiano bisogno del gas, come il piano cottura o la caldaia.
Quando sostituire il tubo del gas
Una periodica manutenzione è un fattore fondamentale per mantenere efficiente e in sicurezza le tubazioni del gas, sia per quanto riguarda l’utilizzo del metano in cucina sia per l’eventuale presenza di una caldaia utilizzata per il riscaldamento invernale e l’acqua. Evitare di trascurare questo aspetto della manutenzione è, quindi, fondamentale per minimizzare il rischio di perdite o danni all’impianto. Per quanto riguarda i tubi realizzati in acciaio inox utilizzati per la distribuzione del gas in casa, non vi sono scadenze prefissate. Di norma, è compito di un tecnico specializzato lo stato e, eventualmente, effettuarne la sostituzione con un nuovo modello. In ogni caso, è fondamentale sempre tenere sotto controllo questi tubi e procedere alla sostituzione al minimo segno di corrosione o deterioramento, al fine di minimizzare qualsiasi rischio.
Per quanto riguarda i tubi di gomma, invece, è presente una data di scadenza, riportata con una dicitura del tipo «da sostituire entro il…», accanto ad altre indicazioni relative alla tipologia di gas combustibile per i quali sono stati utilizzati e il codice della normativa di riferimento. I tubi del gas di gomma vanno sostituiti entro la loro data di scadenza. In ogni caso, entro i cinque anni dal primo utilizzo. Risulta importante controllare comunque periodicamente lo stato dell’impianto e valutarne, in particolare, il buono stato di conservazione del tubo di gomma.
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Purtroppo, il fai-da-te proposto da numerosi video su YouTube non agevola la sicurezza e permette a chiunque di improvvisarsi elettricista o idraulico e di sostituire un semplice tubo comprato in ferramenta per pochi euro. Ma ai fini della responsabilità, chi certifica quell’installazione? Lo Stato dovrebbe garantire (a mio parere) la sicurezza non solo a parole o con leggi normate, ma attuando controlli nelle singole abitazioni, attraverso enti predisposti (Asl, Arpa) e sanzionando gli inadempienti e gli improvvisati del fai-da-te domenicale.
Giancarmine Nastari