Confedilizia dichiara guerra ai graffiti e forma gruppi di azione
Guerra ai graffiti: la dichiara l’associazione dei proprietari di immobili, Confedilizia. Un documento dell’associazione annuncia la costituzione in ogni città di «Gruppi antigraffiti». L’obiettivo è scoraggiare il fenomeno de segni a spry sui muri di edifici e arredi urbani. I gruppi anti graffiti o, meglio, anti graffitari, andranno nelle scuole a spiegare perché non è bene scarabocchiare sui muri. Pronto anche un Decalogo contro i graffiti, per spiegare il valore civile del decoro urbano e contestare i graffiti come forma d’arte. Un compito di sicuro arduo. «Il graffito non è un’opera d’arte, ma rappresenta una lesione all’estetica delle nostre città. Muri devastatati da scritte (più o meno sensate), monumenti pubblici danneggiati da vandali, arredi comunali mal ridotti, trasformano in modo negativo l’aspetto urbano, deprimendo e deprezzando l’intera zona interessata da questo fenomeno. Eseguire un graffito vuol dire poi commettere un reato», spiega Confedilizia. La legge prevede che deturpare o imbrattare cose mobili altrui possa essere punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a 103 euro.
Confedilizia dispensa anche dei consigli: cancellare subito i graffiti è un’azione deterrente particolarmente efficace per evitare il ripetersi del gesto, dato che gli autori hanno come scopo quello di vedere la propria «firma» durare nel tempo. Ma prima di eliminare il graffito è meglio fotografarlo e denunciare il danno alla polizia.
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