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Futuri ingegneri in visita al primo condominio riqualificato e certificato Gbc

Green Building Council Italia ha scelto il palazzo in centro a Brescia come cantiere studio per la riqualificazione sostenibile di condomini: gli studenti di Ingegneria di Brescia hanno visitato il cantiere del primo condominio riqualificato con criteri di sostenibilità certificata.

La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e la salvaguardia del suolo vanno di pari passo: ne è fermamente convinto l’ingegner Marco Caffi, direttore del Green Building Council Italia (GBC Italia), associazione senza scopo di lucro che fa parte della rete internazionale del World GBC ed è partner di USGBC. Con queste associazioni condivide gli obiettivi di: favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile, guidando la trasformazione del mercato; sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’impatto che le modalità di progettazione e costruzione degli edifici hanno sulla qualità della vita dei cittadini; fornire parametri di riferimento chiari agli operatori del settore; incentivare il confronto tra gli operatori del settore creando una community dell’edilizia sostenibile.

GBC Italia promuove il sistema di certificazione indipendente Leed – Leadership in Energy and Environmental Design – e i propri sistemi di certificazione a marchio GBC espressamente mirati alle specificità del mercato italiano, i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto. Fra questi, è in fase di imminente pubblicazione il protocollo “GBC Condomini” dedicato alla riqualificazione sostenibile degli edifici residenziali multipiano esistenti. Questo nuovo sistema di certificazione è attualmente in fase di sperimentazione presso l’edificio condominiale tra via Gramsci e via Vittorio Emanuele II in città.

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GBC Condomini è un protocollo che guida e verifica, con un approccio integrato, l’intera riqualificazione di un edificio esistente, tenendo in considerazione molteplici aspetti: da quello strutturale a quello energetico, senza tralasciare la salubrità dell’edificio e l’utilizzo efficiente delle risorse adoperate sia in fase di costruzione che di gestione. Per questo GBC Condomini si pone come strumento di garanzia per la proprietà, il costruttore e l’utilizzatore finale. Motivo per cui tutti i maggiori investitori stanno sempre di più adottando per le loro realizzazioni i sistemi di rating energetico-ambientali di parte terza.

GBC Italia ha quindi scelto il cantiere bresciano riconoscendo nel processo di progettazione e costruzione le caratteristiche di integrazione dei processi edilizi, approccio alla base di tutti i sistemi più evoluti di sostenibilità qualificata in edilizia. “Caratteristiche – commenta l’ing. Caffi – che abbiamo riscontrato nel cantiere bresciano di via Gramsci”. Caffi, anche docente presso il Dicatam dell’Università degli Studi di Brescia, ha coinvolto l’Ateneo, particolarmente impegnato sul fronte della preparazione degli studenti nella prospettiva della riqualificazione edilizia. È nata così l’iniziativa della visita di una ventina di studenti  di Ingegneria che sabato 20 maggio scorso hanno potuto visitare il cantiere del palazzo proprietario della Fondazione Iniziative zooprofilattiche e zootecniche, dove è attiva l’impresa Agliardi.

I cantieri rappresentano un momento d’incontro tra il saper insegnare e il saper eseguire, contribuendo a superare la distanza tra i due aspetti. Gli imprenditori e i tecnici, assumono così il ruolo di ponte tra il lavoro concreto e l’innovazione che lo ispira”, commenta il titolare dell’impresa edile, Bortolo Agliardi, aggiungendo: “Lo spirito di questa apertura culturale dei tecnici e dell’impresa, di aprire e spiegare in cantiere il progetto e la realizzazione, va nel senso di condividere il futuro nel segno compiuto e non solo teorizzato dell’alternanza scuola lavoro”. Grazie al supporto dei tecnici progettisti del Gruppo “Re_load” –  guidato dall’architetto e ingegnere Giuliano Venturelli, con l’ingegnere Davide Riva direttore dei lavori, l’ingegner Ermes Massetti, progettista delle strutture, e con il geometra Giovanni Ragni, direttore di cantiere, (del team di “re_load” fanno parte anche gli ingegneri Enzo Cattarina, Luca Fornoni e Mario Piovanelli) – le particolarità del cantiere sono stata analizzate nel dettaglio. Dapprima con un incontro conoscitivo didattico, quindi con la visita sui ponteggi per verificare come il progetto si trasformi in realtà. I futuri ingegneri hanno così potuto conoscere dal vivo come le varie fasi si siano succedute: lo studio preliminare con la previsione operativa dell’intervento; la valutazione progettuale; la stesura del progetto definitivo; la messa in opera; il collaudo finale delle opere a struttura realizzata. Il tutto favorito dal confronto tra varie competenze.

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“Sarebbe interessante – sostiene Caffi – che i ragazzi potessero assistere prossimamente alla fase finale del collaudo e della certificazione da parte di figure terze. Attività alla quale non sono abituati”. Un auspicio legato alla visione aperta al confronto dell’impresa, che considera il cantiere in oggetto un’occasione di studio e approfondimento, aperto a università e scuole superiori. “Mentre per gli operatori – continua Caffi – l’aver messo a sistema procedure innovative e una squadra che mixa esperienze plurime di alto profilo, rappresenta un punto di arrivo, per gli studenti può essere un punto di partenza. E siamo grati che sia loro resa disponibile questa esperienza”.

L’intervento in corso concerne, fra il resto, la sostituzione della facciata in tozzetti di pietra con una nuova superficie ventilata di colore simile all’esistente, la sostituzione delle lastre in pietra di colore grigio con lastre di colore e finitura simili a quelle originarie e il mantenimento delle lastre in pietra esistenti per i primi due piani. Il cantiere di via Gramsci si connota esternamente per un aspetto insolito: è avvolto dalla riproduzione in formato gigantesco di un’opera d’arte contemporanea. L’ingegnere Giuliano Venturelli, con la relazione “Intervenire sul costruito. La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente: dalla manutenzione all’up-grade”, ha approfondito i vari aspetti tecnici e costruttivi, unitamente a quelli architettonici. Analisi continuata con dovizia di particolari dall’ing. Massetti, che ha evidenziato ai ragazzi la struttura metallica di sostegno alla parete ventilata, ponendo in evidenza gli elementi caratterizzanti la diagnosi, le indagini, la modellazione, le verifiche e la realizzazione.

L’immobile in esame è composto da tre blocchi distinti e costruiti tra la metà degli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso.

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Autore: Virginia Gambino

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