Con la tecnologia di Oasys il condominio non fa acqua
Quando si parla di domotica si pensa sempre all’accensione automatica delle luci, all’apertura o chiusura di porte, finestre o cancelli. Nei sistemi più evoluti c’è anche la lettura del consumo di energia per il riscaldamento e l’impianto elettrico. La start up spagnola Oasys ha pensato di centralizzare tutte queste informazioni, comprese quelle provenienti dai dispositivi connessi a Internet, e rilevare tramite un sensore anche la quantità d’acqua utilizzata.
Un monitoraggio quasi in tempo reale (entro 24 ore) evidenza la tendenza settimanale e scopre eventuali perdite nelle tubature. La soluzione è un apparecchio circolare da appendere al muro con un schermo e un sistema di luci per avvertire gli abitanti della casa che c’è una notifica. Certo, deve essere collegata via wi-fi ai sensori integrati in una fascia perfettamente adattabile al contatore intelligente, che per fortuna si trova nel 20% delle abitazioni di Barcellona, la città di Carolina Uribe, Marc Mateu e Blai Carandell i tre giovanissimi (non superano i 26 anni) fondatori di Oasys.
Così il Grupo Agbar, utility idrica della città catalana, ha stanziato 300 mila euro per l’avvio della società che da parte sua ha appena lanciato una campagna di raccolta fondi su Kickstarter. Se dovesse funzionare, Oasys potrebbe essere commercializzato entro un mese a 240 euro. Una piccola cifra che permetterebbe di capire veramente quanta acqua la casa sta consumando tra docce, lavaggio dei piatti e sciacquoni: probabilmente l’utente ne rimarrebbe sorpreso. Non solo, nel caso di abitazioni con serbatoi di accumulo Oasys mostra i livelli di riserva idrica locale e le previsioni delle precipitazioni. Giusto per poter fare una pianificazione dei consumi.