ChatGpt e l’intelligenza artificiale nella gestione del condominio
Anche per la abituale gestione amministrativa del condominio si possono utilizzare (gratis) le capacità fornite da piattaforme d’intelligenza artificiale come ChatGpt o Google Bard. Ecco in che modo agevolano il lavoro. Ma attenti alle trappole.
Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di intelligenza artificiale e della sua utilità nelle attività quotidiane. L’intelligenza artificiale è una tecnologia che permette alle macchine di imitare le capacità umane come il ragionamento, l’apprendimento, la percezione e la decisione, simulando un risultato umano.
Certamente l’intelligenza artificiale è un campo in rapida evoluzione che, nei recenti anni, si sta facendo sempre di più strada nella nostra quotidianità. Per individuare la sua nascita, però, dobbiamo fare un salto all’indietro di quasi settant’anni.
1956: la nascita dell’IA
Nel 1956 ebbe luogo a Hanover, nel New Hampshire, nel Darmouth College, un convegno diventato una pietra miliare per l’informatica: la Conferenza di Dartmouth. Durante l’evento presero parte la maggior parte delle personalità di spicco del campo informatica dell’epoca, gli esponenti dell’epoca trattarono il punto della situazione ipotizzando gli sviluppi futuri, creando un documento contenente per la prima volta il termine Intelligenza Artificiale e segnando, così, le basi per l’avvio della ricerca sulle Ia.
Durante la conferenza, ebbe un ruolo fondamentale il lavoro di Alan Turing, un matematico, crittografo, logico e informatico britannico, uno dei padri del digitale: nel 1936 aveva posto le basi per i concetti di calcolabilità e computabilità elaborando quello che è stato poi chiamato il Test di Turing, secondo il quale le macchine tramite la programmazione di algoritmi dettagliati potevano decifrare e dialogare con un linguaggio simile a quello utilizzato comunemente dagli umani.
Sulla base di questo concetto, Alan Turing sosteneva che una macchina poteva essere considerata intelligente se il suo comportamento, osservato da un essere umano, fosse considerato indistinguibile da quello di una persona. Utilizzando queste argomentazioni, la conferenza di Darmouth diede inizio alla ricerca sulle Ia sul campo pratico.
Diverse forme
Il settore dell’Intelligenza Artificiale è un campo in rapida evoluzione, che ha applicazioni in molti settori ed ambiti differenti. Uno di questi è il mondo degli studi d’amministrazione condominiale, dove è verticalizzata a diversi ambiti:
• gestione di studio
• gestione degli immobili
• gestione della comunicazione interna ed esterna
In ogni ambito, l’intelligenza artificiale svolge un ruolo di facilitatore, per coadiuvare soluzioni innovative e vantaggiose per il settore, sia in termini di risparmio di tempo sia in termini economici. Di base, l’intelligenza artificiale presenta diverse componenti:
• Machine learning, ovvero l’apprendimento automatico
• Nlp, ovvero l’elaborazione del linguaggio naturale
• l’analisi predittiva, per anticipare comportamenti o risposte
Gli assistenti virtuali, i chatbot e gli algoritmi di ottimizzazione sono solo alcune delle possibilità dell’Ia che possono trasformare gli studi di amministrazione condominiale e la gestione immobiliare nel complesso, con un occhio attento sia alle opportunità che alle insidie che si nascondo dietro l’uso di queste tecnologie.
Le opportunità
Quando si indicano delle opportunità dell’Ia in ambito pratico e con le possibilità attualmente utilizzabili si può parlare di:
- automatizzazione delle operazioni ripetitive: i processi amministrativi, come la gestione della documentazione e la comunicazione con i condomini come la richiesta di intervento, possono essere standardizzate e automatizzate con l’ausilio di una Ia, risparmiando tempo e risorse
- manutenzione predittiva: utilizzando algoritmi predittivi propri dell’Ia è possibile prevedere e prevenire problemi di manutenzione, consentendo interventi tempestivi ed evitando costi maggiori dovuti a rotture ed emergenze
- miglioramento della comunicazione: chatbot e assistenti virtuali possono migliorare la comunicazione con i condomini, rispondendo alle domande frequenti e fornendo informazioni in modo rapido ed efficiente. Inoltre, possono collezionare informazioni organizzate e fornire un report schematico allo studio
- semplificazione delle attività: i sistemi basati su Ia possono semplificare le operazioni quotidiane, per esempio, creando riassunti dei verbali d’assemblea, elaborando risposte standardizzate da inserire nelle procedure di studio o elaborando indicazioni per la creazione di infografiche, realizzandone anche l’immagine
- analisi dei dati per migliorare il processo decisionale: l’analisi avanzata dei dati come le statistiche consente di ottenere delle metriche significative, facilitando la presa di decisioni informate e strategiche per migliorare l’efficienza complessiva dello studio
- integrazione con nuove tecnologie: l’integrazione con nuove tecnologie come la realtà virtuale (Ve) e la realtà aumentata (Ar) può migliorare l’esperienza manutentive, consentendo ispezioni virtuali e interazioni più intuitive.
- sfruttare appieno queste opportunità richiede una strategia chiara e la formazione dedicata del team per integrare con successo l’Ia nelle operazioni quotidiane degli studi di amministrazione condominiale.
Le insidie
Prima di utilizzare l’Ia è importante conoscere attentamente anche le possibili insidie che nasconde:
- sicurezza e privacy: l’elaborazione di grandi quantità di dati potrebbe aumentare il rischio di violazioni della sicurezza e di intrusioni nella privacy, specialmente quando si tratta di informazioni sensibili dei condomini: è importante valutare bene dove vengono inseriti i dati, come sono archiviati e trattati e, nel caso di utilizzo di software di terzi Ia online, evitare l’inserimento di dati sensibili e re con le proprie conoscenze se questi testi siano affidabili o meno, monitorando ogni risultato ricevuto dall’Ia.
- dipendenza tecnologica: una forte dipendenza dall’Ia può rendere gli studi d’amministrazione condominiale vulnerabili a malfunzionamenti tecnologici o a interruzioni di servizio, influenzando negativamente le operazioni quotidiane e rallentando l’operatività
- regolamentazioni in evoluzione: le leggi e le regolamentazioni riguardanti l’uso dell’Ia evolvono rapidamente, gli studi di amministrazione condominiale devono essere consapevoli di queste dinamiche e adattarsi alle normative in continua evoluzione
- problemi etici: i testi e le immagini generate dall’Ia sono sunti di testi e opere di natura umana, questo pone l’utilizzatore davanti al dilemma etico dell’effettivo diritto personali di condomini e fornitori, oltre che dello studio e di tutto il team
- bias algoritmico: l’Ia sono programmate da umani e, quindi, riflettono i dati e ragionamenti inseriti dalle aziende e persone addette allo sviluppo delle stesse. È importante valutare ogni testo con occhio critico umano per captare eventuali frasi o immagini generate che possano essere discriminatorie o negative all’occhio dei propri condomini
- affidabilità limitata: l’IA utilizza i dati come propria base da cui attingere, i testi presi dal web, però, possono essere inesatti oppure contenere degli errori dettati da novità normative di cui l’Ia non è ancora a conoscenza. Quindi, è molto importante, nel caso di generazione di testi, valuta d’autore che potrebbe far sbilanciare l’ago della bilancia anche a un suo non utilizzo per motivazioni etiche
- costi di implementazione: l’implementazione e la manutenzione di sistemi basati su Ia possono comportare costi significativi, specialmente per gli Studi più piccoli che potrebbero avere risorse finanziarie limitate; in caso di implementazione di sistemi di Ia in relazione con i clienti è necessario valutare a monte l’impatto a medio e lungo termine, in quanto il togliere il servizio in un secondo momento per ragioni economiche dopo averlo implementato e fatto utilizzare dai clienti potrebbe creare un sentimento di sfiducia da parte dei condomini
- pericolo di rinuncia all’empatia: nella quotidianità del lavoro dello studio d’amministrazione condominiale il rapporto umano tra condomino, amministratore e collaboratori è centrale. Inserendo a tutti i costi e in tutti i canali l’intermediazione di una macchina nella comunicazione con il cliente si può ledere il rapporto creando inevitabili rotture che possono causare perdita di incarichi e sfiducia. Per mitigare queste insidie, è essenziale una gestione attenta, ponendo l’attenzione alla trasparenza nel processo decisionale, alla conformità alle normative vigenti e la consapevolezza degli impatti sociali dell’Ia sull’autorevolezza dello studio stesso e sulla percezione da parte dei condomini e dei futuri tali.
La scelta
Oltre alla piattaforma Gpt-3, la versione gratuita di Chat Gpt, ci sono sul web diverse altri servizi di intelligenze artificiali notevoli. Come utilizzarli e con quale scopo? Ecco alcuni esempi di utilizzo verticalizzato e da me testato per lo studio d’amministrazione condominiale:
- OpenAI Gpt -3 e Gpt -4 ChatGpt: una delle Ai più utilizzate, nella versione free con motore 3 e a pagamento con il motore 4, più performante e con notizie acquisite più recenti. Con ChatGpt diventa semplice incollare un testo per chiedere di creare riassunti (per privacy evitare di inserire dettagli personali), richiedere di generare un elenco da un testo e generare delle informative che può anche tradurre in diverse lingue (importante: prima di procedere alla traduzione/pubblicazione dei testi è bene verificare sempre la correttezza del testo generato).
- Google Bard: concorrente di ChatGpt targata casa Google, Bard usa un modello di linguaggio differente PaLm 2, che offre prestazioni più avanzate. Oltre alla generazione di testo Bard è un’Ai molto utile per gli addetti ai lavori, in quanto fornisce delle ottime funzioni di analisi di codice informatico nei vari linguaggi. In modo pratico può essere utilizzato per chiedere delle spiegazioni di natura logica/matematica e per creare delle tabelle e/o dei report da dati inseriti e creare delle statistiche e Kpi dai dati inseriti. Fornisce dei risultati eccellenti in quel campo. Attualmente Google sta lavorando anche su Gemini, un’Ai omnicanale di prossimo lancio che interagirà con tutti i servizi Google.
- Perplexity: un’ottima Ai di generazione di testo e motore di ricerca intelligente. Può essere facilmente utilizzata per generare risposte a domande complesse con la capacità di citare la fonte della risposta stessa, includendo il link della risorsa originale. Utile per svolgere ricerche su argomenti molto specifici o per verificare la provenienza di un determinato testo.
- Bing Chat: Ai di casa Microsoft collegata al motore di ricerca Bing e utilizzabile sul browser Edge, è completa e permette la generazione di testo, ma anche di immagini. Ha tre modalità principali che definiscono il risultato sperato ovvero Creativo, Bilanciato e preciso. Molto utile per la generazione di lettere o mail di risposta preimpostate, citando anche le fonti da cui ha attinto il testo.
- OpenAI Dall-E2: Ai generativa di immagini digitali. Partendo da una frase può generare un’immagine che la rappresenta. Utile per generare immagini, per esempio per il rendering di un’area verde o di come risulterà un parcheggio in caso di determinati lavori.
- Midjourney: Ai generativa di immagini digitali. Ha una generazione dell’immagine molto dettagliata e creativa sempre partendo da una frase, utile per generare immagini astratte e realistiche. Synthesia: una Ai creata per generare video avatar, ovvero video che simulano persone realistiche; è disponibile anche la generazione vocale del testo in italiano, utile per creare un’assistente virtuale da mostrare ad esempio generando un video per dare il benvenuto all’ingresso in sala prima dell’assemblea di condominio.
Niente sostituzioni
Questi sono solo alcuni esempi con indicazione di attività pratica sull’utilizzo quotidiano nello studio d’amministrazione condominiale, ma l’evoluzione nel campo delle intelligenze artificiali è in continua crescita, con nuovi modelli di linguaggio che vengono sviluppati regolarmente.
L’intelligenza artificiale offre un ventaglio di opportunità per rivoluzionare gli studi di amministrazione condominiale.
Tuttavia, è cruciale affrontare questa tecnologia adottando un approccio ponderato e cauto, garantendo che l’Ia sia un alleato ed evitando così che diventi un rimpiazzo o, peggio ancora, un sostituto di un’intelligenza umana. Utilizzandolo come collaboratore digitale nello svolgimento di alcune mansioni, sempre sotto supervisione e ponderando investimenti e benefici a medio a lungo termine, le Ai possono migliorare la qualità del servizio offerto, mantenendo al contempo uno standard qualitativo e un approccio sempre umano alla professione.
Intelligenza artificiale, la tecnologia che apre un modo
Mentre l’autunno senza l’ora legale rende ancora più grigie le immagini dalla finestra, ricordare il 2 settembre, la summer school sull’Ai, scalda l’anima e non solo, e di questi tempi la cosa sicuramente aiuta.
Cominciamo dall’ambientazione: Monasterace, in provincia di Reggio Calabria, ospita da anni, ma per me questo è stato il primo, una scuola estiva, della durata di una settimana, condotta da monasteracesi, da anni residenti a Bologna, dove nel 2004 hanno fondato Search On Media Group, che fra le tante produce il Wmf festival di Rimini.
Quest’anno, il tema della summer school era l’Ia, quindi l’intelligenza artificiale, e partecipando ho scoperto quel mondo, tanto dibattuto quanto sconosciuto, del quale purtroppo si fa troppo spesso un parlare da bar: demonizzata da chi non la conosce, e sottovalutata da chi all’opposto pensa di conoscerla, si tratta di fatto di un’evoluzione capace di abbattere limiti linguistici e valorizzare il tempo di ognuno di noi.
Algoritmo
Di conseguenza, a proposito di quella macchina, sempre più complessa, mutevole, intricata ed a volte contraddittoria costituita dal Pnrrr, certamente aiuta disporre di un algoritmo, quindi di un insieme di istruzioni fornite a un computer, affinché possa risolvere uno specifico problema, o portare a termine un particolare compito.
Perché di fatto l’Intelligenza artificiale, a detta di autori in materia come Bonaventura Di Bello, che ne fornisce una accurata descrizione, è quel settore dell’informatica il cui obiettivo è lo sviluppo di sistemi e algoritmi in grado di svolgere compiti che normalmente richiedono l’uso dell’intelligenza umana.
Se ne parla tantissimo ai tempi nostri, ma il termine AI è stato introdotto nel 1956: più che altro, per i due decenni successivi si è assistito allo sviluppo di software in grado di eccellere nella risoluzione di problemi matematici, o in giochi di strategia, per esempio, gli scacchi.
Dagli anni Ottanta, la maggiore quantità di dati in forma digitale e di potenza di elaborazione da parte dei computer, consentendo una maggiore evoluzione degli algoritmi di Ia, ha dato vita agli alberi decisionali ed alle reti neurali. Negli anni Novanta, grazie all’introduzione di tecnologie basate sulla statistica, si sono potuti sviluppare i primi algoritmi in grado di imparare dai dati esistenti e di fare previsioni su quelli non ancora disponibili.
Con l’arrivo di internet si è quindi stimolata la ricerca sull’elaborazione del Nlp (linguaggio naturale) e sul cosiddetto machine learning, raggiungendo importanti progressi nel riconoscimento del testo e del parlato.
Entrando più nel dettaglio, intendiamo per machine learning quella branca dell’Intelligenza artificiale che consente di simulare i processi di apprendimento da parte di un algoritmo che, in base ai dati ed alle istruzioni inserite dagli sviluppatori in fase di addestramento e all’ottimizzazione di modelli matematici complessi, basati sui dati forniti, riesce a sviluppare funzioni previsionali e decisionali autonome.
L’acronimo Nlp sta invece, in questo caso, per Natural language processing, ovvero l’elaborazione del linguaggio naturale: si tratta di una branca dell’Intelligenza artificiale che si occupa dell’interazione fra i computer e il linguaggio umano, il cui obiettivo primario è di insegnare ai primi ad apprendere dalle informazioni fornite sotto forma di testo.
La storia
Nei primi anni 2000, gli algoritmi di Ia e l’aumento di potenza dei computer hanno portato ad ulteriori miglioramenti nel rilevamento visivo, oltre che in quello del parlato, e i sistemi di Ai si sono evoluti grazie ad una sempre maggiore quantità di dati in forma digitale e di spazio di archiviazione per gli stessi, oltre all’accesso online alle informazioni.
Nella seconda decade del terzo millennio, dal machine learning è nato il deep learning, che ha portato a ulteriori possibilità di riconoscimento delle immagini e del linguaggio naturale, mentre l’evoluzione della potenza di calcolo ha incrementato lo sviluppo e l’applicazione dell’Ai in moltissimi campi.
testi di Manuel De Stefano e Barbara Bartoli