Aumenta il numero di edifici alle aste giudiziarie
Sono state oltre 192 mila le aste di immobili avvenute nel 2022, con il terzo quadrimestre che segna +7% rispetto al secondo e -8% rispetto al primo, per un valore complessivo dell’offerta minima di partenza pari a poco più di 31 miliardi di euro. Lo segnala Cherry Brick, servizio che monitora le opportunità di investimento tra gli immobili all’asta.
I lotti oggetto di tentativi d’asta tra i mesi di gennaio e dicembre del 2022 sono per il 57% immobili di tipo residenziale, seguiti da quelli di ambito commerciale (19%) e industriale (3%). Lombardia è il territorio in cui si è tenuto il maggior numero di aste, per una media di circa 9 mila immobili all’incanto ogni quadrimestre (circa 2 mila mensili), pari al 14% di quelli all’asta sul territorio nazionale. Seguono la Sicilia con una media di 7.300 aste quadrimestrali (22 mila in tutto l’anno) e il Lazio con 6.700 (20 mila in totale). In fondo classifica la Valle d’Aosta con 130 aste di media a quadrimestre (390 complessive).
Tra le città, Roma con oltre 4.800 tentativi d’asta (2,5% del totale nazionale) è la prima in Italia nella relativa graduatoria, con numeri quasi tre volte superiori a quelli di Napoli (seconda con 1.532) e quasi tre volte e mezzo a quelli di Catania (terza con 1.394). Tra le province, invece, alla Città Metropolitana di Roma (11.790 lotti per il 6% del totale nazionale) seguono Milano (5.567 per il 3%), Catania (5.471) e Perugia (5.450).
I Tribunali che hanno gestito il maggior numero di aste sono quelli di Roma (quasi il 3% del totale), Milano (2,7%), Catania (4.671) e Bergamo (4.477). La base d’asta media è stata di 162 mila euro. Per gli immobili residenziali il valore di base d’asta è stato di 133 mila euro (con una contrazione dell’8% tra il terzo ed il primo quadrimestre).