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Ascensori Ceam, elettrici e sostenibili

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Anche gli ascensori consumano energia. E, nell’ottica della riduzione dei consumi e del rispetto ambientale, è necessario considerare modelli più recenti, che necessitano di meno potenza elettrica e hanno migliore accessibilità come gli ascensori Ceam.

In Europa gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. È il motivo per cui il Parlamento europeo ha approvato la direttiva Casa green, con l’obiettivo di riqualificare il patrimonio immobiliare: un impegno che in Italia interessa circa il 16% delle abitazioni.

Ridurre le emissioni e abbassare il consumo energetico hanno come primo traguardo, nei prossimi cinque anni, il 2030. Ridurre i consumi, però, non riguarda solo il riscaldamento, ma tutte le attività energivore. Anche gli ascensori.

Quelli condominiali di vecchia generazione, infatti, possono avere un motore con potenza fino a 6kW e richiedere di conseguenza contratti di erogazione fino a 20 kW, o 25 kW se la movimentazione è oleodinamica.

La soluzione ascensori Ceam

Una soluzione, nel pieno spirito che ha mosso il Parlamento europeo, può arrivare dalla sostituzione di questi ascensori con modelli di elevatori più efficienti, che oltre ad avere un minor impatto climatico, sono vantaggiosi anche in termini economici, perché a consumo ridotto.

Un moderno ascensore elettrico, come Evolux.eco di Ceam, può funzionare con un motore di 0.5 kW, senza necessità di corrente trifase di 380V, ma con normale corrente domestica di 220V.

Quindi, impegnando una potenza elettrica minore di quella richiesta da un normale forno a microonde con un notevole risparmio energetico a vantaggio anche della riduzione del costo della bolletta elettrica.

Analoga soluzione può essere adottata anche per la modernizzazione dei vecchi ascensori sostituendo i componenti energivori di potenza (motore, quadro elettrico) con componenti funzionalmente analoghi ma della stessa tecnologia adottata sui moderni ascensori.

Gli incentivi

Un ulteriore passo verso la sostenibilità può essere fatto alimentando questi modelli a basso consumo con fonti rinnovabili. Tra le misure suggerite dal Parlamento europeo c’è la promozione di fonti di energia verde come quella solare, e presto sarà richiesto ai nuovi edifici pubblici e non residenziali di dotarsi di impianti fotovoltaici.

Inoltre, fino al 2025 si può usufruire delle agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato, oppure di condizioni di pagamento vantaggiose per modificare o sostituire i vecchi ascensori con altri più moderni ed efficienti in termini energetici, di comfort e accessibilità.

L’ascensore è il primo strumento di abbattimento delle barriere architettoniche per facilitare persone anziane, con disabilità motorie o anche solo per migliorare il viaggio di chi deve trasportare la spesa o le famiglie con passeggini.

L’attenzione ai consumi secondari, come quello degli ascensori, è incoraggiata dall’Europa perché la riduzione dell’impatto ambientale non è raggiungibile solo con una singola azione, ma è il risultato di un impegno collettivo, incluso quello delle aziende che studiano soluzioni più sostenibili a vantaggio dell’ambiente in cui viviamo.

di Marco Noviello

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Autore: Michael

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