Antintrusione: tecnologia per i condomini
Ospiti inattesi e non graditi al ritorno dalle vacanze o dal week-end? Molti hanno vissuto, purtroppo, un furto nella propria casa. Ma il mondo dell’antintrusione è sempre più tecnologico e all’avanguardia con soluzioni innovative e personalizzate, anche per i condomini.
Basti pensare che oggi è possibile controllare in ogni momento che cosa sta succedendo davanti a una porta, oppure consentire o bloccare a persone specifiche l’accesso alla propria casa anche a distanza, attraverso lo smartphone. Per non parlare delle volte in cui si fa ritorno con borse e sacchetti: basta un’app e un dispositivo elettronico per avvicinarsi alla porta d’ingresso e poter accedere con comodità senza tirare fuori le chiavi.
Le soluzioni sono infinite e in continua evoluzione, sulla scia della domotica, tutte connotate da alti livelli di sicurezza. «Per quanto riguarda i nostri prodotti, si distinguono per classe antieffrazione (dalla 2 alla 5), per il tipo di serratura, per il tipo di cerniera, etc. Solitamente nei condomini le porte d’ ingresso delle abitazioni hanno una classe media di antieffrazione, tra la 2 e la 3», afferma Laura De Robertis, responsabile marketing di Dierre, azienda che realizza porte blindate di sicurezza, serramenti blindati, porte interne, porte e portoni tagliafuoco, garage, ponendosi come un unico interlocutore per la
completa sicurezza del condominio, dalla protezione del parco auto, alla cantina, alla separazione del mondo garage con l’area abitata dei piani superiori (le tagliafuoco New Idra Security Dierre sono anche antieffrazione).
«Abbiamo reso più sicure le serrature a doppia mappa attraverso l’introduzione di una trappola che percepisce la differenza tra una chiave e un grimaldello bloccando automaticamente l’apertura se si cerca di forzarla», aggiunge Luca De Robertis, responsabile ufficio tecnico di Dierre. «Viceversa la serratura a cilindro, dato che è più sicura da un punto di vista tecnico, ma meno se attaccata con la forza, l’abbiamo resa più sicura grazie a un meccanismo che blocca la stessa in caso di tentativo di estrazione del cilindro con il cosiddetto attacco con il tubo Innocenti». Il tipo di serratura, oltre che per la sicurezza, è scelto anche per fattori culturali o per praticità (per esempio, c’è chi preferisce avere una chiave piccola come quella del cilindro).
In ogni caso il concetto di antieffrazione è ormai un must superato in tutta la gamma Dierre, un contenuto dovuto a prescindere, a cui la R&S Dierre ha aggiunto plus di rilievo che incrementano il valore dell’intero involucro edilizio, dal design di stile ed essenziale, alla ricercatezza dei materiali utilizzati nei molteplici adattamenti dei rivestimenti delle porte, per arrivare alla sinergia di elementi chiave quali la trasmittanza termica, l’abbattimento acustico, la tenuta aria/acqua e l’anticondensa, da cui nasce la nuova tecnologia Synergy.
Il condominio acquisisce valore e rispetta tutte queste esigenze grazie a Synergy-In, la porta che si affaccia sul vano scale; mentre Synergy-Out è per l’esterno. Le serrature elettroniche Bi-Elettra Detector con il sistema Smartdoor System Security consentono il controllo remoto della porta tutto attraverso una semplice app sugli smartphone; mentre Hibry è una chiave Easy Key del tipo automotive con trasponder.
Di particolare interesse, per i condomini, è anche il sistema antintrusione offerto da Gewiss, specializzata in impianti elettrici integrati, che «offre la possibilità di collegare i sensori (volumetrici e perimetrali) alla centrale sia mediante collegamenti cablati sia in radiofrequenza», racconta Ivan Leoni, responsabile media relations di Gewiss. «La possibilità di collegamenti in radiofrequenza semplifica notevolmente l’installazione nei casi in cui l’antifurto deve essere applicato a edifici già costruiti riducendo al minimo gli interventi murari per il passaggio dei cavi di collegamento».
Un’altra opzione interessante per i condomini di piccole dimensioni con massimo quattro unità abitative è quella di utilizzare un’unica centrale, che consente di gestire in modo autonomo e riservato ogni singola unità abitativa con la possibilità di gestione separata anche delle aree comuni, che saranno allarmate solo se lo saranno tutte le unità, garantendo così la massima sicurezza dell’edificio nel suo complesso».
La manutenzione dei sistemi comporta una verifica periodica e manutenzione: «La verifica periodica deve essere fatta ogni 26 settimane e prevede la verifica del corretto funzionamento dei sensori e delle segnalazioni programmate, in modo da essere certi della piena efficienza dell’impianto. La centrale Gewiss supporta in modo molto semplice l’effettuazione di questa verifica, al punto che può essere tranquillamente eseguita dall’utente finale stesso, come prevede la normativa di riferimento. La manutenzione ordinaria invece prevede la pulizia dei sensori, delle parti elettroniche della centrale, delle sirene e degli organi di comando, oltre ad eventuali sostituzioni, e deve essere effettuata da un tecnico: non vi sono prescrizioni sulla sua periodicità ma è consigliabile effettuarla a cadenza annuale», continua Leoni.
L’esigenza di sicurezza è universale e indipendente da ceto sociale e area geografica e nei prossimi anni «si assisterà a un’integrazione sempre più spinta del sistema antintrusione con gli altri sistemi domotici e con la possibilità di una totale gestione locale e da remoto via Internet, con interfacce semplici e intuitive. L’offerta Gewiss già oggi offre queste possibilità funzionali che, a breve, con l’introduzione del nuovo navigatore di impianto Master Ice, evoluzione dell’attuale Master Chorus, sarà arricchita di ulteriori funzioni», conclude Leoni.
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