Analisi dell’acqua in condominio: il controllo della salubrità
Per adempiere agli obblighi normativi per amministratori e società immobiliari, ista ha sviluppato il nuovo servizio di controllo e analisi acque in condominio.
Entrato in vigore lo scorso 21 marzo in recepimento di una direttiva europea, il dlgs n. 18 del 23/2/2023 ha aggiornato la legislazione in materia di qualità delle acque destinate al consumo umano con l’obiettivo di assicurare a tutti un accesso sicuro sotto il profilo igienico-sanitario, anche attraverso piani di sicurezza estesi all’intera filiera.
La principale innovazione interessa il nuovo approccio alla sicurezza dell’acqua, basato sul concetto di valutazione e gestione del rischio.
Il decreto, infatti, introduce regole più severe per la protezione della salute e, oltre a istituire un’anagrafe territoriale e un centro nazionale per la sicurezza delle acque potabili, prevede interventi per la riduzione di sprechi e dispersioni, e definisce nuovi obblighi e sanzioni per i “gestori della distribuzione idrica interna” (proprietari, titolari, amministratori, direttori di un’attività) che diventano, a tutti gli effetti, i soggetti responsabili del sistema di distribuzione fra il punto di consegna (contatore) e il punto d’uso dell’acqua (utenza).
Per fronteggiare con serietà e professionalità questa nuova normativa, ista Italia ha sviluppato un servizio completo, efficiente ed efficace che garantisce la piena conformità legale delle attività svolte.
Il servizio è dedicato ai gestori degli edifici condominiali e dei grandi patrimoni immobiliari che, in relazione all’origine delle acque e all’entità del consumo, saranno chiamati a effettuare delle analisi periodiche circa la qualità dell’acqua distribuita dalle reti idriche per verificare il rispetto dei requisiti minimi di salubrità (parametri fisici, chimici, biologici, ecc.) con l’obiettivo di garantire il consumo di acqua e di preservare la salute degli utenti nel caso le acque degli impianti idrico-sanitari condominiali non fossero conformi ai requisiti minimi previsti dalla nuova legislazione.
L’analisi dell’acqua condominiale è affidata a un team di esperti di ista Italia che, in linea con i principi di responsabilità dell’azienda, eseguono accuratamente tutte le attività per garantire il controllo periodico della qualità dell’acqua. Tra cui:
- due prelievi all’anno sul posto effettuati da tecnici specializzati (quantità minima prevista dal decreto per gli edifici che consumano più da 10 a 100 metri cubi al giorno di acqua per uso umano che diventano quattro all’anno per gli edifici che ne consumano più di 100 metri cubi al giorno).
- La corretta conservazione dei campioni prelevati e il loro trasporto presso i laboratori accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 che effettueranno le analisi utilizzando metodiche conformi alle direttive della norma UNI EN ISO 19458.
- L’invio di dettagliati report relativi ai risultati delle analisi che comprendono, oltre la segnalazione di eventuali parametri non a norma, anche l’esecuzione di un secondo prelievo per l’analisi dei nuovi campioni, come previsto dal decreto.