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Accordo di collaborazione Anaci – Confrestauro

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Accordo Confrestauro - Anaci

Confrestauro e Anaci hanno siglato un accordo di collaborazione che ha preso il via ufficiale mercoledì 9 ottobre con un evento di presentazione presso la sala stampa della Camera dei Deputati di Palazzo Montecitorio a Roma.

Fondata nella primavera del 2023 con l’obiettivo di rappresentare e promuovere il settore del restauro e della conservazione del patrimonio storico e artistico italiano, Confrestauro è l’associazione che riunisce restauratori, aziende produttrici di materiali, architetti ed esperti del settore che conta oggi 130 soci e 30 aziende associate.

Anaci – Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari – è la più grande associazione a livello nazionale che raggruppa circa 7.500 professionisti amministratori di condominio e di immobili, presenti in ogni regione e provincia d’Italia.

L’accordo prevede una collaborazione articolata e congiunta su diversi punti come, per esempio, l’organizzazione di attività formative come seminari tecnici, corsi di aggiornamento, che possano essere utilizzati dalle aziende e dai professionisti del settore; la realizzazione di tirocini e stage presso le aziende e le strutture aderenti per la formazione di nuove figure professionali; l’organizzazione di eventi e iniziative con scopi divulgativi volti a promuovere la discussione e il confronto sui temi specifici del restauro; infine la partecipazione a fiere e manifestazioni nonché la presentazione congiunta di risultati di ricerche, progetti e sperimentazioni in ambiti istituzionali e accademici.

La mission di Confrestauro

Confrestauro rappresenta e promuove il settore del restauro e della conservazione del patrimonio storico e artistico italiano per farlo diventare un asset economico fondamentale su cui puntare ma fa anche rete con le eccellenze specializzate nei vari ambiti del settore: dalla progettazione alla parte applicativa del restauro, fino ai materiali e ai sistemi innovativi.

Da qui, la collaborazione di Confrestauro sia con professionisti, architetti e imprese altamente specializzate e con solide basi culturali e tecniche, come per esempio, Keim, G.E. Ponteggi, Calchèra San Giorgio, Fila, Ceramica Mediterranea, Streetvox, Agosti Nanotherm, e il Gruppo Leonardo Solutions – Domodry, proprietario della Tecnologia a Neutralizzazione di Carica Cnt, sia con scuole di restauro come la Scuola di Botticino o con l’Istituto per l’arte e il Restauro Palazzo Spinelli a Firenze, per promuovere la formazione dei giovani restauratori e per garantire loro l’accesso al mondo del lavoro.

Federico Mollicone | Presidente Commissione Cultura della Camera

«L’accordo tra Confrestauro e Anaci è una bella notizia per tutto il settore del restauro e della conservazione del patrimonio storico e artistico italiano. Questa collaborazione ribadisce l’importanza della formazione di nuove figure professionali per la filiera e la condivisione di progetti e ricerche volti alla tutela del patrimonio edilizio italiano. Complimenti alle due associazioni per questo passo».

Per Alberto Rui | Presidente nazionale Confrestauro

«L’accordo siglato con Anaci ci apre nuove prospettive e nuovi orizzonti. Si tratta infatti di una collaborazione che vedrà coinvolte le due realtà su diversi fronti con lo scopo di promuovere sul territorio nazionale la cultura del restauro. Il nostro Paese e le nostre città, piccole e grandi che siano, sono un susseguirsi di autentiche opere d’arte a cielo aperto, pensiamo ad esempio ai palazzi d’epoca di cui la nostra capitale Roma è ricchissima. Si tratta di un patrimonio architettonico da valorizzare e preservare e l’accordo è stato siglato proprio in quest’ottica».

Francesco Burelli | Presidente nazionale Anaci

«L’intesa che sigliamo con Confrestauro è di particolare importanza in quanto dà notevole valore aggiunto all’attività dell’amministratore che è sempre di più un amministratore del patrimonio edilizio. Questo accordo sancisce che gli amministratori professionisti possono confrontarsi con le importanti professionalità che fanno parte di Confrestauro a cominciare dagli architetti, deputati dal dlgs 42/2004 per garantire e certificare il restauro dei nostri fabbricati, soprattutto quelli vincolati alla Soprintendenza dei Beni Culturali. Arricchiremo così il nostro bagaglio professionale da mettere a disposizione degli oltre quaranta milioni di italiani che vivono in condominio, fornendo loro sempre maggiori competenze e quindi maggiore tutela dei beni che l’amministratore professionista gestisce nell’interesse comune».

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